Un servizio sarà dedicato alla storia politica della ministra del turismo Santanché, passata da Berlusconi a Meloni e che oggi rappresenta l’immagine dell’Italia nel mondo.
Un altro servizio invece mostrerà le carte segrete dell’acquisizione di ITA da parte di Lufthansa.
Le imprese della ministra del turismo
Questo
governo punta molto sul turismo: lo si capisce da quanto si stia
investendo (magari non sempre con risultati sempre importanti, come
lo spot Open to meraviglia) l’immagine del paese.
A guidare i
primi passi in politica è stato per un certo periodo di tempo l’ex
ministro del bilancio Cirino Pomicino: dopo l’incontro con
Berlusconi – racconta nell’anteprima il servizio di Giorgio
Mottola – la sua carriera decolla, prima consigliera provinciale a
Milano, nel 2001 fa il suo ingresso alla Camera con Alleanza
Nazionale.
“Lì
iniziò la mia alfabetizzazione politica” racconta ‘o ministro
Pomicino a Report, che all’epoca scriveva anche i discorsi a
Santanché sulla finanziaria “lei andò in commissione Bilancio e
mi disse, io non capisco niente, ma uno studia e lei invece non
studiò per cui alla fine della giostra facevo io il
ghostwriter.”
Lei è stato il pigmalione di Santanché –
chiede Mottola a Pomicino
“Io
devo dire che quello è stato il mio fallimento perché quello che io
pensavo fosse la grande passione politica .. lei non è una donna
appassionata di politica, lei è una donna appassionata di
potere.”
Il
servizio di Giorgio Mottola cercherà anche di raccontare la storia
della ministra come imprenditrice: ai tempi di Cirino Pomicino il
marchio Ki Group, azienda di prodotti biologici, era ancora la
gallina dalle uova d’oro del suo impero, ogni anno sfornava utili a
6 cifre ma invece di reinvestire i profitti nell’azienda venivano
dirottati nelle tasche della proprietà e degli azionisti come
dividendi.
Mottola ha provato a chiedere alla ministra se si
senta oggi in difficoltà perché la sua azienda Ki Group ha messo in
difficoltà molte aziende nel biologico, che poi sarebbero
l’eccellenza del decantato made in Italy: “non mi risulta” la
risposta ottenuta, perché da molti anni non ha più incarichi
apicali dentro Ki Group.
Santanché è stata anche dentro
Visibilia,
società editrice da cui è uscita poco dopo le elezioni del 2022: lo
stato di questa società è così critico che lo scorso novembre il
Tribunale di Milano ne ha chiesto il fallimento revocato poi lo
scorso aprile dopo il pagamento in extremis di una parte dei debiti.
Nel 2019, per far fronte ad una grave crisi di liquidità, Visibilia
aveva chiesto un prestito ad una misteriosa società di investimento
di Dubai, Negma. Difficile capire chi stia dietro questo fondo,
probabilmente qualcuno che non vuol pagare le tasse o farsi
vedere.
Ai tempi del covid Santanché critica l’allora governo
Conte, rinfacciando il fatto che la cassa integrazione (per le
chiusure) fosse stata anticipata dalle aziende: ma questo non sarebbe
vero, come raccontano delle dipendenti di Ki Group, “noi
aspettavamo che l’inps ci pagasse dopo 3-4 mesi” perché la
Santanché non ha mai anticipato dei soldi, “e lei si andava a
vantare del fatto che invece lo faceva coi suoi dipendenti delle sue
aziende.”
Nel
2013 Santanché entra nel mondo del Biologico, con l’annuncio della
quotazione
in borsa della società Ki Group (società controllata dal gruppo
Bioera): Daniela Santanché e l’ex fidanzato Canio Mazzaro lasciano
alla guida della Ki Group il vecchio AD Dino Poggio che garantisce
all’azienda fatturati altissimi, è l’età d’oro del biologico
e così nel 2015 i ricavi arrivano alla cifra record di 55 ml di
euro. Mottola ha intervista l’ex direttrice commerciale di Ki Group
che racconta di come i proprietari (Mazzaro e Santanché) nei primi
anni non abbiano interferito nella direzione della società, anche
per i buoni risultati. I due proprietari si avvicendano più volte
alla presidenza del cda dell’azienda e della controllante Bioera,
assegnandosi compensi che nel tempo sono arrivati a superare i
600mila euro l’anno. In meno di 9 anni solo per stipendi per le
cariche sociali l’attuale ministra si è portata a casa 2,5 ml di
euro mentre Canio Mazzaro 6. In più ogni anno Ki Group ha pagato a
Mazzaro l’affitto di un’automobile di lusso e di una casa in
centro a Milano messo a bilancio come ufficio di rappresentanza.
Questi
lauti compensi che si auto attribuivano in quegli anni era
proporzionati ai risultati che ottenevano?
A questa domanda ha risposto il consulente di Report Bellavia
“assolutamente no, la società ha sempre perso: nel 2016 perde 2,7
ml di euro, come dato consolidato di gruppo, e loro prendono compensi
pari a 1,663 ml ”. Di fatto contribuiscono alla perdita della
società, metà delle perdite derivano dai loro compensi, senza
considerare gli altri
benefit, le case, le macchine, l’appartamento a Milano che costava
100mila euro di affitto,
Il
servizio racconterà anche del compagno e uomo di fiducia delle
attività imprenditoriali della ministra, Dimitri Kunz: per evitare
conflitti di interesse ha ceduto la maggior parte delle sue quote del
Twiga, lo stabilimento balneare di cui era proprietaria assieme a
Briatore proprio a Dimitri Kunz. Nelle intestazioni, il signor Kunz,
dei documenti si presenta con una corona stilizzata e la firma
principe D’Asburgo Lorena … Da dove arriva il titolo nobiliare?
Quella degli Asburgo Lorena è una delle famiglie nobili più
importanti della storia italiana, discendente dell’imperatore
d’Austria, hanno regnato nel granducato di Toscana fino all’unità
d’Italia.
Report si è rivolta al biografo del casa Asburgo Lorena, Alessio Varisco, per capire meglio la storia del titolo nobiliare: l’erede unico della casa è “sua altezza imperiale” Sigismondo d’Asburgo e di Lorena il quale, in una intervista al Fatto Quotidiano di qualche anno fa aveva dichiarato di non conoscere chi fosse Dimitri Kunz, diffidandolo anche a usare quel cognome.
“Noi
non abbiamo nessuna pretesa di far parte di quel mondo lì”
risponde oggi a Report Dimitri Kunz “l’estratto di nascita è
quello che comanda.”
Mottola è andato nella Repubblica di San
Marino per avere questo estratto di nascita dove il padre lo ha
registrato col titolo di “altezza imperiale”, un titolo di cui
potrebbe fregiarsi solo l’erede ufficiale del casato. Che ramo
occupa nella genealogia del casato dunque, per usare questo titolo?
Nessuno, almeno a sentire il biografo ufficiale dei D’Asburgo
Lorena.
Il
punto è che negli anni 60 non esisteva alcun controllo sui titoli
nobiliari a San Marino, al momento della registrazione all’anagrafe
– spiega a Report l’ex ministro degli interni Alvaro Selva,
vigeva una sorta di autocertificazione da parte della persona che si
presentava all’ufficio.
Anche Mottola avrebbe potuto
registrarsi come principe, per dirla in altro modo.
Sul Fatto Quotidiano è uscita una anticipazione del servizio:
Il servizio ripercorre la vicenda degli aiuti Covid erogati per manager che risultavano in cassa integrazione ma continuavano invece a lavorare a tempo pieno in violazione della legge. E si focalizza sulla strana operazione finanziaria che ha portato, in base a un contratto firmato l’8 ottobre 2021, il fondo Negma, con sede a Dubai e registrato nelle Isole Vergini Britanniche, ad acquistare obbligazioni di Visibilia per tre milioni di euro. Negma che convertiva le azioni quando il titolo era molto basso, e le vendeva quando il valore dell’azione di Visibilia improvvisamente risaliva, riuscendo a guadagnare quasi 1,5 milioni di euro su un prestito di 5 milioni. Operazione che porta Visibilia a perdere il 97% del suo valore in borsa, e, come già scritto dal Fatto, arricchisce il fondo, appiana i debiti delle società e punisce gli azionisti: uno di loro, Giuseppe Zeno, ha denunciato tutto alla procura vedendoci una possibile manipolazione del mercato. Sull’operazione indagano i pm di Milano. Non è possibile sapere chi c’è dietro al fondo emiratino, il cui presidente è un arabo, Elaf Gassam, ma Report nota come Ignazio La Russa, avvocato di Visibilia e delle società di Santanchè, abbia mandato a MilanoToday anche due diffide a nome del fondo Negma. La Russa non ha risposto alle domande di Report, mentre Dimitri Kunz, l’attuale compagno di Santanché e ad di Visibilia, nega che si tratti dell’avvocato di Negma: “Ha solo mandato le diffide”.
La
scheda del servizio: Open
to fallimento di Giorgio Mottola
(devono
esserci dei problemi sul portale rai in quanto la scheda del servizio
non è stata pubblicata)
La fu compagnia di bandiera
Alitalia,
la fu compagnia di bandiera italiana nata nel 1946, cessa le sue
attività nel 2021, quando il marchio fu acquisito da ITA Airways.
Era il 14 ottobre 2021 quando piloti e personale furono avvisati via
mail del cambio: dopo 75 anni l’Italia disse addio alla compagnia
di bandiera lasciando a casa tutto il personale, compreso il
comandante Gary De Piante che si congedò dai suoi passeggeri con
quel messaggio
toccante. Scendendo dal volo una passeggera gli disse “comandante
lei mi ha fatto piangere”. Il giorno successivo tutti gli aerei
volarono senza il tricolore sull’ala, dalle ceneri della compagnia
nasce ITA una newco controllata al 100% dal ministero
dell’Economia.
Siccome per i trattati e i regolamenti europei
nessuno paese può trasferire fondi ad un’altra azienda, anche una
compagnia aerea, altrimenti altererebbe la concorrenza – spiega
Gianni Rossi professore di economia aerea a Report – “i governi
dell’epoca si inventano l’idea di partire from the scratch con
una nuova società..”.
Per l’Europa lo stato italiano non può più mettere soldi nella vecchia Alitalia ma può finanziare la nascita di una nuova compagnia ITA: l’operazione viene ideata dal secondo governo Conte, con Roberto Gualtieri ministro dell’Economia e poi sostenuta dal governo Draghi che indica come presidente di ITA, Altavilla, un manager proveniente da FCA considerato il più duro tra i fedelissimi di Sergio Marchionne. L’Amministratore Delegato è invece Fabio Lazzerini, un dirigente esperto di trasporti aereo proveniente da Alitalia. A lui viene affidata l’operatività dell’azienda mentre ad Altavilla spettano le relazioni industriali, la comunicazione e il complesso capitolo degli accordi sindacali, cominciato nel peggiore dei modi.
Il 1 ottobre 2021 Altavilla dichiarava “rimane il fatto che in questo momento tutte le assunzioni di ex Alitalia sono stato di fatto bloccate quindi coloro che sono entrati erano persone che erano già selezionate e sono entrate a livello fisiologico.. Allora stabiliamo una regola, se tutti e questi 1077 hanno 4 mesi di prova, fra quattro mesi la metà li voglio fuori, semplice.”
Una
situazione brutta: Antonio Amoroso è il segretario nazionale CUB
trasporti: “ITA parte con circa 2500 persone, in realtà ITA in
nome di una discontinuità lascia fuori questi lavoratori e quelli
che assume senza nessun criterio ..”
Quanti soldi ha messo in
ITA il governo italiano, o quanti ne può mettere? A questa domanda
risponde ancora il professor Gianni Rossi: “nel marzo 2020 mentre
Germania e Francia deliberavano aiuti per 10-12 miliardi, l’Italia
delibera aiuti per 3 miliardi, ma poi in fase di negoziazione con
l’UE di questi 3 miliardi vengono ridotti a 1,350
miliardi”.
L’Unione nel 2020 ammette una eccezione sulle
regole della concorrenza per via del Covid, a Germania e Francia che
nel passato non sono intervenute in soccorso alle loro compagnie
aeree viene concesso un aiuto massiccio. All’Italia dopo anni di
aiuti alla vecchia Alitalia viene permesso di finanziare la nascita
di ITA con appena 1,35 miliardi di euro: “di questi 1,350 miliardi
1 miliardo e 120 ml sono già stati versati e gli altri saranno
versati con l’arrivo di Lufthansa nel prossimo futuro.”
La
trattativa per l’acquisto di ITA da parte di Lufthansa parte dal
governo Draghi ma viene portata a termine dal governo Meloni: pochi
giorni fa la presidente del Consiglio ne ha discusso gli ultimi
dettagli col cancelliere tedesco Sholz, “una testimonianza di
quanto gli interessi delle nostre nazioni possano essere convergenti
sul piano strategico”.
La compagnia tedesca entra in ITA con
325ml di euro e il 41% del capitale, ma con la promessa di arrivare
al 90% dopo il 2025, quando ITA diventerà tedesca.
È sempre l’ex comandante De Piante a commentare questa vendita: “eravamo la sesta compagnia al mondo .. ai nostri emigranti vedere la coda tricolore in aeroporto per loro era già come essere a casa.”
La scheda del servizio: L'ultimo volo di Daniele Autieri
Collaborazione di Federico Marconi
Immagini di Giovanni De Faveri, Carlos Dias, Alfredo Farina e Paolo Palermo
Ricerca immagini di Paola Gottardi
Montaggio di Andrea Masella
Grafiche di Michele Ventrone
Lufthansa, il gigante tedesco dei cieli, comprerà ITA Airways, la cenerentola nata dalle ceneri di Alitalia e controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
L’accordo è stato siglato il 16 maggio scorso con una stretta di mano tra il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e l’amministratore delegato di Lufthansa Carsten Spohr. A parte l’aumento di capitale interamente coperto dallo stato italiano, l’offerta prevede che Lufthansa verserà 325 milioni di euro per avere il 41% di ITA. Tutto questo con la prospettiva di arrivare al 2026 acquistando oltre il 90% della compagnia. Ma come si è giunti a questo epilogo? Lo Stato italiano e quindi il contribuente hanno guadagnato o perso dall’operazione Lufthansa? E soprattutto dall’inizio del 2022 qualcuno dall’interno di ITA ha favorito la compagnia tedesca a scapito di altri eventuali compratori? Report svelerà i dettagli di una spy story che inizia nel gennaio del 2022, quando Lufthansa insieme a MSC, la compagnia leader nel trasporto via nave, presentano la loro prima offerta, i cui dettagli sono rimasti fino a oggi inediti. A partire da quel momento esplode una battaglia industriale che nasconde uno scontro geopolitico tra la Francia del presidente Emmanuel Macron e la Germania del cancelliere Olaf Scholz per il controllo di un vettore strategico nel trasporto aereo europeo. Una serie di documenti interni e inediti rivelano i tentativi di pressione esercitati sulla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e sulla sua maggioranza per sostenere la cordata tedesca, ma anche le spese pazze di ITA Airways per i consulenti finanziari e quelle dell’ex presidente Altavilla.
Le anticipazioni dei servizi che andranno in onda questa sera le trovate sulla pagina FB o sull'account Twitter della trasmissione.
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