Era notte fonda e mi trovavo sul mio portico panoramico, seduto al tavolo con una tazza di tè caldo e una coperta buttata sulle spalle, a farmi passare un leggero mal di testa. Cominciava a fare fresco e il verde dei boschi che circondavano la casa si era spento. Ma la morte dell’estate e l’arrivo dell’autunno mi concedevano un altro tipo di bellezza. Foglie marroni e oro, rosse e arancioni.
Non ci sono Hap e Leonard in questo romanzo, dove si mescola azione, il giallo, il racconto dell’America delle sette, fino all’occulto, col solito humor di Lansdale a far da collante a tutto.
Ma è un po' come se
ci fossero: il protagonista si chiama Charlie Garner, ex poliziotto
ed ex investigatore che oggi ha deciso di provare a campare scrivendo
libri, molto meno pericoloso e sufficientemente remunerativo per
pagare le bollette. A Charlie piace passare le notti osservando le
stelle, la luce del passato: in una notte di queste arriva a casa sua
la ex moglie, Meg, a cui ancora si sente legato. Al suo profumo, ai
suoi capelli corvini, a quel ciondolo attaccato alla cavigliera.
È
una richiesta di aiuto quella della ex moglie:
– Allora questo ti piacerà. Ho bisogno del tuo aiuto. Ha a che fare con Ethan e quello che penso possa essere un omicidio.
– Un omicidio? L’omicidio di chi?
– Di Ethan.
Non si fida della
polizia, Meg, che chiede a Charlie di tornare a fare il suo ex lavoro
che ad un certo punto lo ammonisce “attento alle omelette.”.
Per poi sparire nel
nulla.
È stato solo un
sogno, nonostante nell’aria
si senta ancora il suo profumo,
oppure ha visto il fantasma di
Meg a cui ancora si sente
legato?
La mattina
successiva, ancora scosso da quanto successo, si presenta dalla
padrona dell’appartamento dove viveva Meg con Ethan: se ne sono
andati – gli racconta questa – perché erano in difficoltà coi
soldi.
Charlie decide di parlarne con Felix, il fratello che ha rilevato l’agenzia investigativa: una volta Felix era uno psichiatra, di fatto si tratta sempre di “guardare sotto il cofano dell’umanità per vedere cosa la faceva funzionare.”
Al fratello, Charlie racconta di Meg, dei suoi ammonimenti, dei suoi timori sulla fine di Ethan. Del fatto che sono spariti ma la loro roba è sia rimasta nell’appartamento e che la polizia abbia fatto solo un’indagine superficiale.
Meg era andata a lavora in un negozio a May Town al negozio dove vendevano le ciambelle, quello della setta dei dischi volanti, “la setta di bifolchi che si trova da qualche parte nei boschi”.
Il
problema è che in quella piccola città molti poliziotti erano
simpatizzanti di questa setta, gente che crede all’arrivo degli
alieni che verranno a salvare i credenti dalla fine del mondo. Dalla
setta prendevano anche qualche mazzetta, forse per questo non hanno
indagato.
Assieme a Felix, decidono di andare a dare un’occhiata
alla casa di Meg: primo di una lunga serie di errori, perché appena
dentro vengono fermati dalla polizia di May Town e portati alla
centrale.
Qui incontriamo un altro personaggio della storia, Cherry, la fidanzata avvocato di Felix che li salva dalla prigione: forse Charlie non ha avuto delle allucinazioni, forse il suo cervello o il suo intuito, gli sta dicendo qualcosa.
Piú pensavo a Meg, piú sapevo che era proprio il tipo di persona adatta a diventare discepola di un culto dedicato ai dischi volanti. Aveva bisogno dell’ignoto.
Charlie, Felix e Cherry – detta lo Squalo, per la sua determinazione nel saper fare il suo mestiere di avvocato - decidono di indagare sulla strana scomparsa di Meg e Ethan, partendo proprio da questa strana setta, una sorta di setta evangelica di tipo spaziale fondata da un contadino di nome Ezra Bacon che, anni prima, in una notte aveva visto un disco spaziale atterrare nel suo campo per poi finire sprofondato sotto il terreno dopo una “tempesta di pioggia capace di affogare una biscia d’acqua” . Oggi quel posto è un enorme tumulo venerato dai fedeli: anche di questo lo aveva ammonito Meg nel sogno o nella sua apparizione, stai attento al cumulo.
E di attenzione ne dovranno fare molta: incontrano prima un ex membro del culto che racconta loro come sia nata la leggenda, di come siano riusciti a trasformare il culto in qualcosa di diverso, girano molti soldi dalle attività della setta, tra cui il negozio di ciambelle dove lavorava Meg. Soldi e tante armi, per prepararsi all’arrivo degli alieni che avrebbero portato i fedeli nel loro paradiso:
Il culto sta crescendo di nuovo, e sono diventati piú aggressivi, addirittura pericolosi. Un segno dei tempi, credo. Febbre politica, paura del cambiamento.
Attorno al santone, che si chiama Ben ed è il figlio del fondatore Ezra, girano strani e pericolosi personaggi: i “manager” per esempio, gente vestita di nero come i “men in black” del film.
Ma il più pericoloso di tutti è quello che viene chiamato cowboy, un ex detenuto che lavora per la setta e che va in giro con una scimmia al guinzaglio, anzi con uno scimpanzé preso da un circo, vestito come un uomo e che viene chiamato signor Biggs.
Tutti coloro che parlano della setta iniziano a fare una brutta fine: succede anche ad un ragazzo che aveva conosciuto Meg nel negozio di ciambelle e che era stato avvicinato da Charlie e anche da una giornalista freelance, Amelia Moon.
Kevin era entrato nel culto perché cercava un senso alla propria vita finché un giorno, osservando quel cielo da cui sarebbero un giorno discesi gli alieni, non si è reso conto di aver sbagliato tutto
Un giorno guardi lungo un corridoio senza vedere nient’altro che quello che hai davanti, quello che è stato deciso per te e, il giorno dopo, per un motivo o per un altro, vedi uno spiraglio di luce, una finestra, e guardando fuori ti rendi conto di essere un idiota del cazzo.
C’è un mondo fuori dalla finestra, dove gli alieni, la Bibbia del disco volante, la promessa di una vita eterna assieme agli altri eletti sono tutte invenzioni. È il mondo reale.
Non sarà facile scoprire cosa si nasconda veramente dietro questa setta e arrivare a capire che fine abbia fatto Meg: di chi possono fidarsi per la loro indagine, Charlie, Felix e Cherry lo squalo? Possono fidarsi di questa giornalista, Amelia Moon – Scrappy (irregolare, frammentaria)?
La
setta delle ciambelle racconta di quella parte dell’America che
ha bisogno di credere in qualcosa, perfino che sotto un tumulo sia
sepolto un disco volante e che esistano degli alieni pronti a
salvarli, perché questo culto le rende finalmente parte di un
disegno, di un progetto comune.
Vale per queste pseudo
religioni, dietro cui girano soldi e persone che ne approfittano, ma
vale anche per la politica, sempre più simile ad un culto che non ad
uno spazio di confronto. È l’America col culto del leader (e ogni riferimento a Trump non è casuale), da
seguire sempre e ovunque, col culto delle armi (facendosi scudo col
secondo emendamento)
Da queste parti, se dici «Dio» o «armi», se sventoli la bandiera o la Bibbia, puoi farla franca
Non siamo una specie pratica – l’amara riflessione che fa il protagonista arrivato alla fine – e nemmeno troppo intelligente: abbiamo bisogno di illusioni, dimenticandoci di vivere la nostra vita, ogni giorno, assieme alle persone che abbiamo vicino:
Vogliamo credere di avere un posto dove far atterrare le nostre anime, se davvero le abbiamo. Vogliamo credere in una verità ultima. L’unico modo per farlo è illudersi.
Tutto questo viene raccontato alla solita maniera di Lansdale, con uno stile veloce e pieno di battute che vi strapperanno tante risate (quanto meno, questo è l’effetto che hanno fatto a me).
Buona lettura!
La scheda del libro sul sito di Einaudi e il pdf col primo capitolo.
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