20 aprile 2009

L'irrinunciabile linea del Piave

Dice il premier che non si devono riempire le pagine di giornali con le azioni della magistratura.Forse si riferiva a Cogne, al delitto di Garlasco, di Perugia?

Dice il premier che prima si deve ricostruire, poi pensare alle responsabilità penali dei costruttori e di quanti non han vigilato e controllato. Non si può perdere tempo a ricercare le responsabilità mentre altri "si rimboccano le maniche".
Gli altri sarebbero le persone della Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, le forze di polizia, l'esercito.
Ma è vero il contrario.

Proprio perchè nel passato non ci sono stati abbastanza titoli dei giornali sulle costruzioni in Abruzzo (e nel resto d'Italia) che oggi ci ritroviamo con i volontari e i vigili del fuoco ad estrarre corpi dalle macerie, a piantare tende, a fare aiuto alla popolazione.

Proprio perchè le azioni della magistratura non ci sono state, o se ci sono state, non sono riuscite nel loro compito di sanzionare gli eventuali errori. Proprio perchè la politica (in comune governava il centrodestra fino al 2007 e non Cialiente, e all'Aquila provincia fino al 2004 governava il centrodestra, e non la Pezzopane) non ha fatto il suo dovere.

Compito dell'informazione è proprio quello di controllare, vigilare, gare il cane da guardia nei confronti della politica, della magistratura, della classe dirigente. Dell'esecutivo, che sull'Abruzzo (nonostante i miracolanti sondaggi) ha inanellato una serie di errori: dal piano case case non c'è, agli allarmi inascoltati, ai soldi per la ricostruzione che non si sa dove prendere, dal referendum disaccorpato (buttando via qualche milioncino), ai ricatti della Lega.

E allora, diamola un pò di quella informazione, di quelle notizie che passano sotto silenzio.

Come la protesta degli albergatori del nord est della Sardegna, contro i vincoli imposti dalla protezione civile per il G8.
Che praticamente costringeva gli albergatori a bloccare le prenotazioni per i diplomatici in arrivo.

Il processo sul dossieraggio Telecom ad opera della security di Tavaroli: il Gup si aspetta la pronunzia della Corte Costituzionale sul fatto di poter usare nel processo i dossier illegali.

Il prossimo governatore dello Ior potrebbe essere Antonio Fazio. Quello dei furbetti.

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