Un'altra pagina del libro "Un bell'avvenire" di Marco Videtta: le mille polizie fasciste, di un regime in fase cadente, spesso in contrasto.
Tra l'estate e l'autunno del 1944 nella sola Milano c'erano venti polizie. Don Alfonso me ne elencò una decina: la Ettore Muti, l'Ufficio speciale di polizia antifascista, il Nucleo di polizia autonomo, l'Ispettorato speciale di polizia antipartigiana, l'Ufficio politico investigativo, il Centro del servizio informazioni e difesa della RSI, il servizio di polizia speciale, il Centro di spionaggio fascista, l'Ufficio investigativo del gruppo rionale fascista Mussolini di Porta Volta. Ogni nucleo era autonomo dagli altri. E tutti avevano gli stessi poteri. Si facevano concorrenza gettando discredito gli uni addosso agli altri.
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