30 aprile 2009

Per aquisiti meriti

Se era tanto battuta con I circoli della libertà ..
E ora viene premiata alla carica di ministro, Michela Vittoria Brambilla: per qiali meriti viene premiata, non è dato sapere.
E la squadra di governo si allarga: alcuni sottosegretari saranno anch'essi promossi, ma al rango di viceministri. Berlusconi ha citato Roberto Castelli, Adolfo Urso e Paolo Romani.

E la querelle interna a casa Berlusconi (veramente è diventata la Casa della Libertà) continua.
Da una parte la mamma della piccola fan del "papi":
«Ma perché dovete trasformare in un affare squallido una cosa che ha fatto tanto felice la mia bambina? Non lo so perché la signora Lario ha detto quelle cose. Mi dispiace che le abbia dette, ma non ho idea del perché l'abbia fatto. Se conosco anche lei come conosco Silvio? Arrivederci».

Dall'altra Veronica Lario che dice "prima o poi penserò a me". In mezzo l'eredità dei figli:
Una frase sibillina. Che però, chi la conosce bene, interpreta nell’ottica della grande questio­ne, tuttora irrisolta, della sparti­zione ereditaria. Aspetto che sa­rebbe pesantemente dietro la sua esternazione di martedì se­ra. Il futuro manageriale e patri­moniale dei suoi tre figli — Bar­bara, Eleonora e Luigi — sta par­ticolarmente a cuore a Veronica Lario. Che spesso avrebbe mani­festato i suoi timori di vederli pe­nalizzati rispetto a Marina e Pier­silvio, nati dal primo matrimo­nio del Cavaliere con Carla Elvi­ra Dall’Oglio. È la Fininvest, la «cassaforte» di famiglia, ad esse­re al centro della contesa. C’è poi da definire l’eredità patrimonia­le di Berlusconi. Nel 2006 è stato assegnato a ognuno dei tre figli avuti da Veronica Lario il 7,6 per cento di Fininvest. Ma c’è anco­ra da fare. Sia per quanto riguar­da il 63 per cento del gruppo an­cora in mano al Cavaliere, sia per stabilire chi comanderà dav­vero domani.

1 commento:

Unknown ha detto...

il fondo in questa squallida vicenda l'ha toccato Vittorio Feltri ...

http://filippomi.blogspot.com/2009/04/noblesse-oblige-indro-montanelli-sta.html

Quanto ci manca il grande Indro :-(