04 novembre 2013

Gli Stati Uniti d'Europa

Questa sera l'inchiesta  di Report prova ad immaginarsi come sarebbe la nostra unione europea se ci fossero gli Stati Uniti d'Europa: ovvero un'unica Europa dal punto di vista della politica industriale, della ricerca e dello sviluppo. Con una stessa politica sul fisco e sulle leggi del lavoro (dove non ci sono ad esempio paesi che ci fanno dumping salariale).

Si parte dall'esempio della stampante 3D, una grande invenzione che permette di riprodurre oggetti a distanza, risparmiando tempo e denaro: sarebbe una vera rivoluzione nel campo del manufatturiero.

Ma mentre in Europa lo stato federale sta investendo su questa scoperta, finanziandola affinché crei valore per le aziende americane, in Europa e in particolar modo in Italia, non la si valorizza a sufficienza.
Anche in Italia abbiamo la stampante 3D (come avevano tante altre belle scoperte che non abbiamo saputo sfruttare): ma il produttore che ha avuto l'idea a Reggio Emilia si è trovato da solo senza uno stato che l'aiutasse.

Il parallelo tra Stati Uniti ed Europa mostra le differenze tra questi due mondi: l'assenza di integrazioni, di luoghi dive scambiare le informazioni e i progetti. Manca un'Europa unita non più solo da una moneta, ma anche politicamente, dove non ci siano paesi che si fanno guerre tra di loro. Come lo scontro a colpi di austerity contro i paesi dell'Europa del sud.



La scheda della puntata “Unione di fatto”, di Michele Buono:
Avete presente quella macchina nei film di fantascienza che trasforma le cose disegnate al computer direttamente in oggetti veri? Beh oggi negli Usa c’è già. E non solo c’è ma è il punto di partenza  della terza rivoluzione industriale. Hai in mente un oggetto qualsiasi?  Lo disegni, invii il progetto via web, e i  bit che fai viaggiare si materializzano  a centinaia di migliaia di chilometri di distanza grazie alle stampanti in 3d.  Niente viaggi, niente tempo sprecato, denaro ed energia risparmiati, è questa la nuova frontiera che sta attraversando la  rivoluzione della manifattura! Almeno è quello che hanno pensato  in America – si progetta in un posto e la merce si materializza dove serve. Niente magazzini, niente crisi di sovrapproduzione e costi bassi per far partire un’impresa. E allora subito una legge, finanziamenti pesanti e si comincia. C'e l'abbiamo anche a Reggio Emilia, ma chi ha avuto coraggio e la visione di investire a differenza dagli imprenditori negli  Usa, si trova da solo senza supporto del Paese e neppure quello dell'Europa. Dove  a nessuno è venuto in mente di creare un sistema intorno a quest'innovazione. Perché?L’inchiesta  di Report si sviluppa attraverso un viaggio parallelo tra Stati Uniti e Europa, nel quale si raccontano,  attraverso l'incontro di uomini che hanno avuto la visione giusta, le  imprese, gli investimenti, e le politiche industriali. Ma soprattutto attraverso l'incontro di  uomini che ci hanno raccontato le loro idee, abbiamo cercato di capire quello che ci manca per far fruttare le ricchezze europee. Quello che emerge è che ci manca un’Europa più integrata, che pensi come un unico  soggetto politico e economico, che ottimizzi le proprie risorse, valorizzi le caratteristiche di ogni paese membro, che sia solidale con chi è in difficoltà. Se gli Stati Uniti d’America avessero i 50 stati in concorrenza, indebitati tra di loro, con tassi di inflazione differenti, senza un’unica politica fiscale e un solo debito pubblico starebbero messi peggio dell’Unione Europea.
L'anticipazione su Reportime:


C'è chi sta pensando ad un mondo diverso, per un futuro diverso: alla Dallara a Parma, ad esempio. Ma chi aiuta questa piccola impresa ad entrare nel mercato?
La Dallara adesso sta avviando un accordo con lo stato dell'Indiana, dove si fa vera politica industriale, per creare posti di lavoro veri.



La pensione dei commessi del Senato: qualcuno si è salvato dalla legge Fornero, i commessi del Senato. Andranno in pensione a 53 anni (solo una minima parte andrà in pensione come il resto dei lavoratori del paese). Con buona pace dell'ex ministro e del principio di equità, per cui in questo paese, come al solito, ci sono figli e figliocci:

Il commesso va in pensione di Giorgio Mottola:
I commessi del Senato sono tra i pochi lavoratori che in Italia possono andare in pensione a 53 anni. Nel 2012 Palazzo Madama aveva elevato i limiti dell’età pensionabile dei suoi dipendenti adeguandola a quella del resto del Paese. Ma, leggendo tra le righe, si scopre che l’obbligo riguarda appena 50 dipendenti su 840. E intanto lo scorso luglio c’è chi ha provato andare in pensione persino a 52 anni.

Infine la trasparenza e la privacy nel terzo settore, quello che grazie al principio della Sussidiarietà, si sta prendendo sempre più pezzi del nostro Welfare.



Trasparenza e privacy di Giuliano Marrucci:
Aggiornamento della puntata del 03/12/1998
Sono passati ormai 15 anni da quando ci siamo occupati per la prima volta di beneficenza e di controlli sulle associazioni di volontariato. L'allora ministro Livia Turco ci aveva promesso che nel giro di pochi mesi sarebbe nata un'authority per il terzo settore. Avranno mantenuto la promessa? 

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