La storia che raccontano i giornalisti Paolo Biondani e Carlo Porcedda e quella di una gigantesca frode, ai danni del fisco, ai danni nostri, è "il racconto finalmente definitivo di un sistema illegale che ha condizionato un intero paese e arricchito una sola famiglia, quella di Silvio Berlusconi. Il finale è ancora una volta tutto suo: la più grande caccia al tesoro dell’ultimo ventennio l’ha stravinta lui. Il Cavaliere nero".
Storia di una caccia al tesoro durata dieci anni e conclusa con la sentenza della Cassazione del 1 agosto
“Silvio Berlusconi è l’ideatore, l’organizzatore e il beneficiario finale di una colossale e sistematica frode fiscale.”
Sentenza Mediaset, 1° agosto 2013.
Questo libro raccoglie le prove e cerca di spiegarle, per far capire come Berlusconi si sia arricchito ai danni dello Stato, anche quando era presidente del Consiglio: nessuna persecuzione, nessun teorema.
Come ultimo regalo che si è fatto, la gestione dei diritti TV per i film che B. ha comprato, i film di De Sica, Fellini e Pasolini: ogni volta che vediamo Don Camillo, ad esempio, B. incassa:
“Nel giro di un anno la società personale di Berlusconi compra dalla Fininvest 767 film, pagandoli poco più di 22 milioni di dollari, subito dopo rivende 702 film a Mediaset, incassando oltre 60 milioni di dollari.”
Si tratta della Mercurio Srl, società personale di Berlusconi che acquista i diritti dei film Fininvest poco prima della quotazione in Borsa e della nascita di Mediaset.
Avvocati, faccendieri, affaristi, testimoni corrotti (e prescritti). Come è nato il patrimonio nero del cavaliere e come è stato usato.
Il link per ordinare il libro su Ibs e Amazon.
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