Ai tempi di Cuore (il giornale di Michele Serra), la notizia sarebbe finita nella sezione “E chi se ne frega!”.
Non si era detto che sarebbero rientrati in Italia come cittadini qualsiasi? Forse Vittorio Emanuele si è fatto un po' prendere la mano.
Comunque ha imparato la lezione: “sono innocente”, “trattato come un terrorista” .... Ora sì che può darsi alla politica.
«Secondo lei, io ho bisogno di "affittare" le puttane, perdoni il linguaggio, a terze persone per duemila euro a notte? E poi di ritirare di persona il denaro, stipato in una busta? Cosa posso dire? Io sono innocente, non so nulla di queste storie che sento attribuirmi. E i soldi, le due buste contenenti ciascuna duemila euro, mi sono state consegnate da due amici come quota di iscrizione all'Ordine di San Maurizio. Spero di essere interrogato presto e di uscire presto perché mi sento catapultato in un'altra dimensione. Sì, adesso capisco cosa deve aver provato Enzo Tortora. Mi sento come lui».
Caro Vittorio Emanuele, se devo essere sincero, penso che lei, come altri Savoia, sia capace di queste porcate e altro ...
Povero Enzo Tortora, maltrattato anche da morto.
2 commenti:
Gli manca la frase "è un complotto dei comunisti" e poi può entrare a pieno titolo nella cdl!
Almeno un pò di fantasia, lui che ha studiato!
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