Sono uscito dalla mostra di Magritte a Villa Olmo con dentro un'emozione che avevo provato poche volte.
Vedere con i propri occhi un quadro, arrivare a vedere perfino la pennellata dell'artista, da una scossa incredibile. Ne esci cambiato.
Mi permetto di dare un solo consiglio , a coloro che non sono ancora andati a Villa Olmo: andate in gruppo (min. 10 persone) prenotando i biglietti, oppure andate fuori dagli orari "classici" (metà mattina o metà pomeriggio).
Rischiate altrimenti di fare una lunga fila nell'attesa di poter entrare: è vero che il panorama che vedreste è sempre quello dolce del lago di Como e del parco di Villa Olmo, ma insomma, se potete evitare ...
Il surrealismo: Magritte viene inquadrato tra i pittori "surrealisti" (anche se è vero che i grandi fanno sempre grupppo a se). Filone che nasce dalla avanguardie di inizio secolo, nato in seguito alla crisi del "pensiero positivo", all'illuminismo. In sintesi nasce il dubbio che non necessariamente debba esistere una risposta per ogni domanda.
E che il "mistero" non sia qualcosa di negativo da sconfiggere, ma qualcosa che meglio aiuta a comprendere la realtà.E gli artisti iniziarono a provare e trovare nuove forme di espressione, grazie anche a due impulsi importanti di inizio novecento.
La teorie sull'inconscio di Freud, e la nascita delle fotografia e del cinema.Se fino al settecento/ottocento il pittore migliore era quello che ritraeva meglio la realtà, anche a costo di lunghe sedute, con la fotografia ora la gente aveva uno strumento più democratico ed efficace per la sua riproduzione.
Il pittore doveva allora trovare altre strade.
Il tema dell'inconscio invece è utilizzato come arma per rompere definitivamente col simbolismo del passato: andare oltre la realtà significa cercare di rappresentare quello che non esiste. Il mondo dei sogni, il mondo dell'illusione (anche con l'aiuto di droghe sintetiche). Se nella pittura classica ad un'immagine era associata un'idea, un concetto, con i quadri di Magritte questo non è più vero: non cercate un perchè.
Il suo prendere oggetti dalla realtà (il sonaglio, la gabbia, l'uccello) ed usarli in modo "incongruente" non hanno una spiegazione immediata: questa "trasposizione" serve a colpire l'immaginazione. a far suscitare delle domande.
Magritte non vi darà le risposte.
Technorati: Magritte, Villa Olmo
2 commenti:
Finalmente qualcuno a cui piacciono le mostre d'arte!! Bravo, apprezzare Magritte non è da tutti. E se poi senti la forza della sua pittura significa che sei sulla sua stessa lunghezza d'onda.
Scusa l'anno di ritardo:)
Silvia
E' una mostra che mi è piaciuta proprio. Mi ha emozionatoe stupito come un bambino di fronte ad una nuova scoperta ...
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