Nessuno io mi chiamo; nessuno è il nome che mi danno il padre e la madre e inoltre tutti gli amici
05 dicembre 2009
No Berlusconi Day
No Berlusconi Day.
Oggi, in piazza a Roma, una manifestazione orgogliosamente contro: contro il berlusconismo, inteso come quella politica che considera la cosa pubblica come un mezzo per il raggiungimento dei propri affari privati. Che non riconosce le regole quando la vincolano; non riconosce gli altri poteri dello stato, quando sono avversi. Quella politica che non intende rispondere delle cose fatte e delle cose non fatte. Quella politica contro il merito e a favore di quel lecchinaggio, del mercanteggio delle benemerenze da ottenere in cambio di un sì.
Per chi ha potuto e voluto testimoniare la sua presenza (e non come me che anche causa una certa pigrizia, se ne sta a casa a seguire la diretta radiofonica di Radio popolare), non è dunque un andare in piazza contro una persona: ma contro tutto un sistema, anche informativo.
Come il TG1 di oggi, che ha messo la notizia della manifestazione, senza intervistare nessuno degli organizzatori, tra la sentenza del processo di Perugia (un servizio costruito ancora per attaccare i giudici?) e la dichiarazioni del pentito Spatuzza a Torino (le michiate, come le han definite in titoli fotocopia i due giornali del premier), per parlare poi dell'altro cavaliere, il signor Tanzi e dei suoi quadri scoperti anche grazie alla puntata di Report.
Ora, diciamo basta.
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