01 dicembre 2009

Presidente , gradisca

Il processo breve no (forse è una porcata troppo porca), ma il PD (tramite le dichiarazioni dei vari Enrico Letta, Violante) alla fine cede: occorre sanare il conflitto tra magistratura, parlamento ed esecutivo.
“Il governo ritiri il provvedimento che cancella i processi e si apra un confronto parlamentare
a partire dalla bozza Violante… In quel contesto si possono affrontare anche le questioni del rapporto sistemico tra esecutivo, Parlamento e magistratura. Il problema della magistratura c’è e non ha trovato un punto di equilibrio in tutti questi anni”.
In piazza il 5 dicembre? No, ci mancherebbe pure che il PD si aprisse ai movimenti, alla piazza, ai giovani. Sempre la solita impalcatura partitocratica.

Gli eletti alle massime cariche dello Stato possono essere esentati dalla responsabilità penale o, in modo assoluto, per determinati reati, o, a tempo, sino a quando rivestono una carica politica.
L'ha scritto Violante, non Ghedini, non Longo, non Pecorella.

"B. si difenda nel processo e dal processo". L'ha detto Letta, Enrico, non Gianni.

I sospetti di mafia su Schifani, le accuse contro Dell'Utri, i sospetti sui primi finanziamenti dell'impero Fininvest? Nulla: il voto popolare sancisce e sana qualsiasi sospetto.
Stia tranquillo, presidente, il PD non le farà nessuno sgambetto, non cercherà di far cadere il suo governo.
Signor presidente, Gradisca questa opposizione ...
Da una lato assistiamo alla lotta alla mafia: l'operazione Crash con l'arresto di fedelissimi di Provenzano, la sentenza di appello del processo Mare Nostrum, contro la mafia messinese.
Dall'altro assistiamo all'erosione, piano piano, degli strumenti di lotta alle mafie: intercettazioni, pentiti, leggi speciali, questione morale.
Non ci rimane che sperare in Fini?

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