Il compito dei governi tecnici, nella storia italiana, è concludere quelle trasformazioni nel paese che la politica non ha la forza o voglia di fare.
Con Ciampi iniziò la stagione delle privatizzazioni, per chiudere la stagione dello stato imprenditore (e delle partecipazioni statali, da stato sovietico).
Monti ha avuto la duplice funzione: stoppare l'arrivo di un governo di sinistra e fare quelle "riforme" lacrime e sangue in cui pochi pagarono per portare lo spread e i conti in ordine.
E ora che farà, come politico, Draghi (sempre che prenderà l'incarico)?
La trasformazione in atto potrebbe riguardare la fine dei sussidi, come per molti è il reddito di cittadinanza.
La chiusura di rami industriali obsoleti e che campano grazie ad aiuti di stato (avremo ancora un'industria dell'auto?).
La probabile fine del sistema sanitario pubblico per arrivare ad una sanità mista privato pubblica. Come in Lombardia.
Ma l'acqua pubblica è debito buono o cattivo? Spendere per i treni dei pendolari è debito buono o cattivo?
Poi, certo, mi lascio sempre la possibilità di stupirmi. Ma visto chi sono i partiti e i politici che cantano viva Draghi...
PS: non bastava il loden di Monti, il giornalismo italiano non smette mai di stupire
Il compagno di classe di Draghi: "Non rinunciava alle battaglie coi cannoli e a fare casino"
La moglie Serenella, la scelta obbligata della riservatezza e quell'unico strappo video
Governo, un dream team di tecnici e politici.
I compagni del liceo gesuita di Draghi (da Montezemolo ad Abete): «Studioso, giocava bene a basket»
Nessun commento:
Posta un commento