Draghi si è attorniato da tecnici competenti
Ma tanto la politica estera la farà lui.
Le scelte sulla destinazione dei fondi del Next Generation UE le faranno i tecnici, non i ministri politici.
Draghi è riuscito a trasformare tutti i partiti.
Anche Salvini adesso è europeista.
Nel governo sono entrati i politici moderati.
Per fortuna è finita un'epoca, del populismo, delle dirette facebook ..
Non ha ancora iniziato e Draghi ha fatto abbassare lo spread, nevicare al nord e far tornare il sole.
Ancora non ha preso alcuna decisione su sanità, lavoro, covid, transizione verde, digitalizzazione della PA (i suoi pilastri) che sono già partiti i cori da stadio.
In una settimana abbiamo un governo di competenti (beh, eccetto i grillini, gli intrusi della politica italiana) messo assieme da uno che fino ad inizio dicembre nemmeno ci pensava ad andare al governo.
Dei politici nominati non devo dire niente: Brunetta, Gelmini, Garavaglia, Stefani. Perfino a Giorgetti la nostra stampa ha cucito il vestito buono (chissà se chiederà scusa per l'infelice uscita sui medici di base).
Poi i tecnici come Cingolani, su cui la ricercatrice Cattanea aveva raccontato tutte le sue riserve.
Il supermanager Colao, strapagato in Vodafone che ora dovrà gestire la transizione digitale, in un paese dove il digital divide è un problema serio.
E dei ministri PD sappiamo solo che due erano protetti dal presidente Mattarella: Guerini (perché l'acquisto di sistemi di difesa è parte della politica atlantista) e Fraceschini (e la sua corrente).
Ad Orlando gli hanno dato l'ingrato compito da ministro del lavoro (che spero non significhi solo ministro dei datori di lavoro).
E le donne?
Certo, se i nomi sono stati scelti da Mattarella e Draghi, la rivolta delle donne nel centro sinistra andrebbe indirizzata ai due salvatori della patria.
Ma forse è più semplice prendersela con Zingaretti. La guerra alla segreteria è in corso.
Ci aspetta un futuro meraviglioso.
Almeno così dicono i giornali.
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