Nel giorno in cui si celebrava il 40esimo anniversario della strage fascista di Bologna, nel paese montava la polemica per le regole sul distanziamento sui treni.
Regioni, governo, ministeri e società di trasporto si sono mosse ognuno per conto suo.
Trenitalia e Italo rinfacciano al governo la concorrenza sleale degli aerei, dove il distanziamento non esiste, si possono occupare tutti i posti. E comunque loro hanno rispettato il dpcm di luglio eccetera eccetera.
Il ministero della salute se l'è presa coi trasporti, che non si erano accorti forse di quanto stava succedendo.
Le regioni vanno invece nella direzione contraria a quella del min della salute, basta distanziamento perché, dice l'assessore Terzi della Lombardia, servono regole certe.
Riassumendo: se ti devi spostare per lavoro (sulla metro, sui treni regionali), puoi stare attaccato agli altri (su Trenord in piena affluenza parlare di distanziamento fa ridere).
Se invece vai in vacanza, o per spostamenti più lunghi, la distanza va mantenuta.
E a settembre, che è dietro l'angolo, come ci comporteremo?
Puntiamo la fiche della fiducia su Zangrillo?
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