04 agosto 2020

Il rapporto dell'Istat cul Covid

Sono usciti i dati del rapporto Istat sull'analisi sierologica di un campione di italiani, per capire quanto sia stata vasta l'infezione da Coronavirus:
Più di un milione e 400mila italiani hanno sviluppato gli anticorpi per il SarsCov2, il che significa che le persone entrate in contatto con il virus sono sei volte di più rispetto al totale dei casi registrati ufficialmente durante la pandemia. Dall'indagine sierologica effettuata su 64.660 individui sono risultate con IgG positivo un milione e 482mila persone, il 2,5% della popolazione residente in famiglia.
Dunque, stando ai numeri, gli infettati sono meno di quelli che ci si aspettava, anche al nord dove il virus ha colpito di più, siamo al 7,5%.
La maggior parte degli italiani non lo ha mai incontrato e questa è la buona notizia: il virus è meno infettivo di quello che si credeva (la teoria dell'aerosol nell'aria, dove il virus rimane per un certo periodo, forse è da rivedere).

La cattiva notizia è che se dovesse tornare, potrebbe avere davanti una prateria.

Ecco perché è importante mantenere le regole sulla sicurezza: distanziamento, mascherine, lavarsi le mani, pulire gli ambienti, evitare gli assembramenti..


A proposito: trovo un pelino grottesco questo "dagli all'untore" da parte della destra italiana, che accusa il governo di spalmare i migranti nel paese per infettarci tutti.

La stessa destra insofferente alle mascherine, al distanziamento, che flirta coi negazionisti che vorrebbe aprire tutto, dalle chiese ai lidi ai ristoranti.
Per cui l'italiano che si è preso il virus in Serbia e se n'è andato a spasso è una vittima, i migranti sbarcati e stipati a Lampedusa degli untori.

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