Quest'anno sarà un 25 aprile nell'anno primo dell'era Meloni. Dell'era di questo governo di destra, anche estrema, che sta cercando in tutti i modi di riscrivere la storia, annacquando le parti scomode per il loro passato. Il 25 aprile non sarà più una data fondante di questa repubblica, la lotta contro il fascismo e il nazismo deve essere dimenticata in nome della pacificazione. Siamo tutti uguali, tutti sullo stesso piano, quelli che hanno combattuto il fascismo (in tutti i modi possibili), e i fascisti, quelli che di fronte al fascismo si sono adeguati perché in fondo un regime che comprimeva i diritti non dava fastidio.
Quando sentite parlare un esponente di questa destra dovete sempre ribaltare il senso della frase.
Lo pensano veramente che sia in corso una sostituzione etnica, come ha candidamente ammesso il ministro cognato (o cognato ministro) Lollobrigida, per poi tornare indietro e dare la colpa alla sinistra che ha frainteso il senso, col solito giochetto dello scaricabarile.
Questa destra di governo non si riconosce in alcun modo con l'antifascismo, non ha nulla a che vedere con questo valore fondante: prendete la lettera del ministro Valditara (quello dell'umiltà) scritta al Corriere, "non bisogna fare abuso dell'antifascismo" per non correre il rischio di creare un clima di scontro con quanti non sono di sinistra. No, caro ministro, l'antifascismo è un valore di tutti, destra e sinistra. Di tutti i democratici. Chi non lo riconosce non si si riconosce nella nostra democrazia, semplice.
Ma nell'anno primo di questa era Meloni si sta cercando di iniettare, goccia dopo goccia, tanti altri pezzi dell'ideologia di destra.
I migranti devono essere criminalizzati, non gli devono essere riconosciuti diritti, devono scomparire dai radar delle istituzioni, in modo che siano poi ricattabili e disposti a tutto per tenersi un lavoro. E magari finire nei campi per essere sfruttati, come racconta la storia dei braccianti indiani nell'agro pontino (quelli che raccolgono i Kiwi).
Questo governo si è occupato del tema della natalità non aumentando salari, welfare, investendo in asili e servizi pubblici, ma dando dei sussidi a chi fa figli.
Questo governo si occupa della siccità (che questa primavera metterà in crisi tutto il sistema agricolo) nominando un commissario e creando una scatola vuota.
Questo governo sta criminalizzando le proteste dei ragazzi di Ultima generazione, che vengono considerati come associazioni criminali, ma non sta facendo nulla per rendere green le città, per spingere verso una transizione ecologica.
Da una parte via le regole sugli appalti, la pacificazione sul mancato versamento delle tasse. Dall'altra nulla per le morti sul lavoro, sulla sanità al collasso, sulla scuola pubblica.
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