Com’è che tutto è diventato così terribile? Credo che alla Germania sia accaduto qualcosa dopo la Grande guerra. Lo si poteva vedere, nelle strade di Berlino.
Una profonda indifferenza alle sofferenze umane. E forse dopo tutti quegli assassini pazzi, talvolta cannibali che abbiamo avuto durante la repubblica di Weimar avremmo dovuto sentire avvicinarsi gli squadroni di assassini e le fabbriche della morte. Assassini che erano pazzi, ma anche gente quasi normale. Krantz, lo studente. Denke, il bottegaio. Grossmann, il venditore porta a porta. Gormann, l'impiegato di banca. Gente comune che ha commesso delitti di incommensurabile ferocia. Guardando indietro dal punto in cui siamo ci sembrano dei segnali di ciò che sarebbe accaduto. I comandanti dei lager e i classici tipi della Gestapo. Quelli che uccidevano come burocrati e i medici sadici. I tipi normali che erano capaci di atrocità terribili.
I tranquilli tedeschi che amavano Mozart, in mezzo ai quali mi si impediva di vivere.
Chi era quell'uomo che poteva uccidere migliaia di bambini, giorno dopo giorno? Una persona normale? O uno che lo avrebbe potuto fare anche prima? Kurt Christmann aveva trascorso un anno intero della sua vita a gassare bambini ucraini. I deboli di mente, i ritardati, quelli costretti su un letto e i disabili. Bambini come Anita Schwarz. Forse per lui c'era qualcosa di più che la semplice obbedienza agli ordini. Forse odiava davvero i bambini disabili.
A fuoco lento di Philip Kerr - Fazi editore
A volte la storia non la si impara sui libri di scuola, ma anche in gialli come questo, quinto della serie dello scrittore scozzese Philip Kerr con protagonista il poliziotto-detective berlinese Bernie Gunthers.
Questo romanzo si svolge nel 1950 in Argentina, paese che ha accolto tanti criminali di guerra nazisti arrivati grazie alle ratlines, al supporto della chiesa italiana, ai soldi sottratti alle vittime del nazismo, agli ebrei.
Ma ci sono lunghi flash back nel passato, per una indagine che Bernie, poliziotto alla Kripo, dovette abbandonare. Erano i mesi precedenti la nomina di Adolf Hitler a cancelliere della Repubblica, all'incendio del Reichstag, alle leggi sulla razza. Allo sterminio degli ebrei e di tutti le vite indegne di essere vissute. Quello che sarebbe arrivato era nell'aria, si dice tra se Bernie, poliziotto non ben visto perché non ama i nazisti. Era nell'aria dopo la fine della prima guerra mondiale, la miseria, le brutte cose viste in guerra dai reduci.
"Una profonda indifferenza alle sofferenza umane": quando non è più l'empatia il sentimento che ci lega uni agli altri.
Un tema molto attuale, anche oggi. Come purtroppo lo è l'antisemitismo, l'odio per i diversi, per gli ultimi.
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