Come funzionano i finanziamenti del piano Marshall della regione Lombardia, il piano che dovrebbe rilanciare l’economia dopo il covid? Come sono stati spesi i 4 miliardi?
A seguire un servizio che spiega come potremmo ridurre l’inquinamento da particolato sulla pianura Padana. Infine Report torna sul caso della ministra Santanché e sulle sue ex aziende.
Mance e mancette in Lombardia
Con la legge 9 del 2020 la regione Lombardia ha stanziato 4 miliardi
di investimenti pubblici per rilanciare l’economia. Come sono stati
spesi sul territorio?
Report ha girato le province lombarde tra
Milano, Como, Bergamo e Brescia per verificare sul campo quali comuni
hanno ricevuto finanziamenti e soprattutto per capire che progetti
sono stati realizzati.
Quindi tra qualche anno dovremmo ripulire il
parcheggio da questi pezzi di plastica: i lavori sono stati fatti a
settembre 2022 ma già si vedono i primi segni di rovina della grata
di plastica.
Anche il nuovo marciapiede avrebbe avuto come
obiettivo l’essere sostenibile, almeno nelle intenzioni di chi lo
ha costruito, perché fatto di sole pietre, senza aver riempito e
livellato le fughe. Dovrebbe essere permeabile ma è una barzelletta
perché anche senza portare i tacchi è scomodo camminarci sopra: il
coordinatore del gruppo naturalistico la chiama la vendetta del
pedone, perché “gli architetti fanno i progetti ma la gente
cammina poi dove è comoda”:
Sui sedici posti auto realizzati uno è stato pensato per i disabili: ma manca la rampa per accedere al marciapiede dunque la carrozzina rimarrebbe bloccata.
3,2 milioni di euro
sono invece i fondi arrivati al comune di Tribiano di cui era sindaco
fino al 2018 l’attuale assessore ai trasporti di FDI Lucente (in
questi giorni alle prese anche col caos traporti di Trenord): Report
cercato di intervistarlo, inutilmente (e questo spiega perché poi i
giornalisti sono costretti a inseguire politici e assessori ai vari
eventi).
Report, e magari anche i cittadini lombardi avrebbe
voluto chiedere come mai su un paesino di 3600 abitanti sono stati
finanziati lavori per 3,2 ml di euro: “io non ne so niente”
l’unica risposta ottenuta. Sarà successo a sua insaputa.
Ad Abbiategrasso Report c’era stata due settimana fa ad intervistare il sindaco (in un servizio sul nuovo consorzio mafioso): Luca Chianca è andato alla stazione a chiedere conto della situazione del trasporto regionale ai pendolari “un casino, mancano sempre i treni, a volte ritardano di 15 minuti, a volte fino a mezz’ora quaranta minuti. Poi cancellano i treni e sono tutti affollati e non si riesce a salire, c’è proprio la ressa..”
L’infrastruttura (i binari, la linea elettrica..) è di RFI, i treni sono gestiti da Trenord, società costituita per metà da Trenitalia e dal gruppo Ferrovie Nord Milano: Franco Aggio è presidente di una delle tante associazioni di pendolari che ogni giorno prende questi treni “la gestione di Trenord è comunque di regione Lombardia perché, per i patti parasociali, nominano 4 consiglieri di amministrazione su 6, tra cui l’amministratore delegato..”
La regione si è dimenticata dei pendolari? “Diciamo che non rientra tra le priorità di regione Lombardia ..”
Luca Chianca ha preso uno di questi treni la mattina presto per vedere da vicino cosa succede ogni mattina ai pendolari lombardi, in un giorno di sciopero dei mezzi pubblici a Milano in cui molti di loro sono rimasti a casa. Sulla linea viaggiano convogli del 1982-85, la locomotiva d’Italia viaggia con treni vecchi. E poi gli annunci dei ritardi che, per chi deve andarre a Milano per lavoro o per studio, è un bel problema.
E questo succede tutti i giorni.
Dal milanese a Como, dove sul territorio sono arrivati finanziamenti per 1 ml di euro: “un milione di euro per i nostri bilanci non è che ci cambi la vita” racconta il sindaco Rapinese a Report. Il comune non ha un consigliere di fiducia in regione: “voglio sperare che siano progetti di qualità e che i soldi siano spesi per quei territori e, ribadisco, sulla base di reali necessità”. Ma in che modo sono stati selezionati i progetti in regione? Sulla simpatia, sull’amicizia, sulla vicinanza politica?
“Questo dovrebbe chiederlo a loro” risponde il sindaco “quello che mi sento di dire è che il miglior progetto venga finanziato, non l’amico più caro”.
C’è il rischio che l’amministrazione che ha il gancio in regione, che conosce l’assessore o il consigliere della maggioranza prende i soldi e chi invece è fuori da quel giro perché è all’opposizione non veda un centesimo?
Ha risposto l’assessore Fermi con delega all’università e alla ricerca: “io non so sugli altri territori, ma le posso assicurare che per quanto riguarda la provincia di Como sono stati finanziati progetti indipendentemente dal colore politico”: l’attuale sindaco di Como non ha preso un soldo, però.
I soldi a Como però sono arrivati per altra via: è stato finanziato il sottopasso alla stazione Borghi e la riqualificazione di un impianto sportivo a Villa Olmo – risponde l’assessore, soldi arrivati all’allora sindaco Landriscina espressione del centrodestra.
Luca Chianca ha ricordato all’assessore dei soldi dati fino a tutto il 2022 dall’assessore Comazzi, un mese e mezzo prima delle elezioni, dando soldi a tutti in provincia di Milano e Brescia.
A Paderno Dugnano
sono arrivati 1,7 ml di euro per costruire una pista ciclabile: soldi
arrivati tramite l’ex sindaco Alparone, oggi assessore regionale
con FDI.
In in consiglio comunale pubblico, il sindaco Casati
(centrosinistra) ha commentato come sono stati distribuiti i soldi:
“certi comuni, solo perché hanno una certa attinenza politica,
portano a casa 500mila euro, come al comune di Senago e al comune di
Cormano, 1,2 ml il comune di Assago. Per Paderno ricevo dal
consigliere Pase, molto attivo su questa vicenda, solo il bollettino
che mi informa sui soldi che da agli altri comuni”.
A Senago
con quei soldi hanno finanziato il capo da baseball: nello stesso
consiglio comunale il consigliere di opposizione (Lega) Bogani , gli
spiega come sono arrivati i soldi al comune vicino (giunta
centrodestra), la sindaca ha chiamato diversi consiglieri regionali
tra cui anche uno del PD per finanziare quel campo, “lei ha fatto
una chiamata a Pase, ha fatto una chiamata a Lucente, ha fatto una
chiamata a quelli del PD?”.
Ecco come si fa oggi la politica,
con le relazioni, con le telefonate, meglio se a politici vicini.
Altro che bandi, altro che scelta dei progetti migliori che arrivano
dal territorio.
“è incredibile ..
è proprio una cosa per la quale io prendo il telefono e dico guarda
ho questa esigenza, mi fai questa cortesia? Stiamo scherzando, non
esiste.. Occorre fare bandi e di questi bandi dovrebbero essere
informate tutte le amministrazioni e uno partecipa” il commento del
sindaco Casati.
Marco Franchi sul Fatto Quotidiano ha pubblicato una anticipazione del servizio:
Lombardia Felix: regala 2 miliardi ai feudi elettorali degli assessori
DI MARCO FRANCHI
La Regione Lombardia ha speso circa 2 miliardi di euro per opere costosissime in piccoli comuni centro elettorale di alcuni consiglieri chiave di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Soldi che rappresentano circa la metà del cosiddetto “Piano Marshall per la Lombardia, “quelli che avrebbero dovuto risollevare dopo il Covid”. La legge regionale è al centro di un servizio di Report, a firma Luca Cianca, che andrà in onda questa sera su Rai3. Qualche esempio? La Regione guidata da Attilio Fontana ha destinato ben 3,2 milioni di euro al comune di Tribiano, 3.600 abitanti in provincia di Milano, dove fino alla scorsa legislatura era stato sindaco Franco Lucente, attuale assessore regionale ai Trasporti. I soldi, quasi 1000 euro ad abitante, serviranno a realizzare due rotatorie per 1,7 milioni di euro non ancora iniziate; un ponte da 500 mila in questa zona, non ancora cantierato; una ciclabile per 500 mila euro e per la ristrutturazione della caserma dei carabinieri non ancora conclusa.
La scheda del servizio: LA LEGGE MANCIA LOMBARDA di Luca Chianca
Collaborazione Alessia Marzi
C’è chi lo chiama Piano Marshall lombardo e chi Piano Lombardia ma probabilmente ce lo ricorderemo come Piano Fontana perché il presidente della Regione ha deciso di metterci la faccia cavalcandolo alle ultime elezioni regionali del febbraio scorso. Ma che cos'è questo piano? È il programma avviato nel 2020 per la ripresa economica della regione Lombardia dopo la diffusione del Covid: ben 4 miliardi di euro per investimenti sanitari, infrastrutture, viabilità, sviluppo sostenibile e digitalizzazione. Un'enorme quantità di denaro calata dall'alto su alcuni comuni della Regione perché la selezione per individuare il progetto da finanziare è dipesa spesso dal colore politico dell’amministrazione. E prima delle elezioni regionali del 2023 che cosa è successo? Il piano Marshall lombardo si è trasformato nella ‘legge mancia’ perché ben 2 mld di euro sono stati distribuiti a pioggia sul territorio. Decine di consiglieri regionali, quasi tutti della maggioranza di governo, e alcuni ex assessori hanno utilizzato soldi pubblici, per aiutare i propri comuni di residenza, quelli vicino al proprio partito o alla coalizione. Un viaggio tra le province lombarde di Milano, Brescia, Como e Bergamo per andare a verificare sul campo quali comuni sono stati finanziati, ma soprattutto quali progetti sono stati realizzati.
Come contenere l’inquinamento in pianura Padana
Viviamo nella zona più inquinata d’Italia, per la conformazione particolare della pianura Padana: colpa del traffico, che aumenterà ancora per i continui investimenti in autostrade e cemento.
Colpa
anche degli allevamenti intensivi, quelli che producono carne buona
secondo la vulgata governativa, mica come quella da
laboratorio.
Report ha fatto quello che avrebbe dovuto fare
regione o ministero, andando a Tochigi a nord di Tokio
nelle stalle dove si allevano mucche wagyu, dalle quali si ricava la
carne più pregiata al mondo. La filosofia di questo allevamento è
che se le mucche sono rilassate, la carne sarà migliore (ricorda
molto quello che Vannulo fa con le sue bufale): a terra nelle stalle
c’è segatura di cipresso giapponese dall’odore balsamico, per
far rilassare le mucche, che sono spazzolate ogni giorno, per
eliminare gli insetti dal loro manto. Nelle stalle sono montati degli
speaker da cui esce musica (chissà se veramente amano la musica
classica, però..).
Ma il motivo per cui Report è andata fin lì è per capire come hanno fatto a rendere inerte il letame e a ridurre le emissioni di gas inquinanti nell’aria.
Potremmo farlo anche qui da noi, in Lombardia, Piemonte ed Emilia, se ci fosse la volontà politica.
La scheda del servizio: PROFUMO D’ORIENTE di Emanuele Bellano
Collaborazione Chiara D’Ambros
La Pianura Padana è una delle zone d'Europa con il più alto livello di inquinamento da particolato PM10 e PM 2,5. A causa dei continui sforamenti dei limiti l'Italia è stata condannata ripetutamente dalla Corte di Giustizia europea e dovrà pagare una multa che rischia di essere superiore ai 2 miliardi di euro. Una delle principali cause di inquinamento da particolato in queste aree è l'industria zootecnica, cioè l'alta concentrazione di animali da allevamento. Il liquame e il letame da loro prodotti rilasciano ammoniaca nell'aria che combinandosi con altre sostanze genera particolato. In Giappone il Daiso KET Institute ha inventato una tecnologia in grado di rendere inerte il letame e il liquame eliminando il cattivo odore e riducendo quasi a zero le emissioni di ammoniaca e di altri gas inquinanti. Il gruppo giapponese che ha inventato questo metodo ha un partner italiano che per anni ha cercato di sensibilizzare istituzioni regionali, nazionali, allevatori, associazioni di allevatori su questo tema cercando di spingerli a provare questa tecnologia. Ma nessuno ha mai voluto ascoltarlo né tanto meno nessuno ha voluto approfondire la questione.
Il caso Santanché
Come se nulla fosse.
Ci facciamo scivolare tutto addosso, il conflitto di interessi di
Gasparri, il passato imprenditoriale della Santanché, il quadro di
Sgarbi..
Ministri, presidenti, deputati, che non ritengono di
dover chiarire, spiegare. Gli stessi che stanno spingendo per il
premierato per dare al “popolo” un finto potere.
Report stasera torna a parlare delle ex società della ministra del turismo, della brutta fine che han fatto i dipendenti, andando anche a riprendere una parte del servizio di Mottola sul nuovo consorzio mafioso nel milanese: quando cioè, secondo le carte dell’inchiesta dell’antimafia milanese, le mafie spinsero per la candidatura del medico Ceraulo dentro FDI, passando per un avvocato milanese, fondatore della corrente milanese di Daniela Santanché e Mario Mantovani, “Noi repubblicani”.
La scheda del servizio: IL SANTO FALLIMENTO di Giorgio Mottola
Collaborazione Greta Orsi
Dopo le puntate di Report, la Ki Group, gestita per quasi dieci anni da Daniela Santanchè e dal suo ex compagno Canio Mazzaro, ha finalmente pagato la liquidazione ai propri dipendenti. Ma agli oltre 70 agenti commerciali della società, che da tre anni chiedono gli stipendi arretrati, è stato proposto un accordo capestro che puntava a evitare il fallimento di Ki Group, pagando il meno possibile. I lavoratori hanno dovuto accontentarsi delle briciole, ma l'obiettivo non è stato comunque raggiunto. L'azienda, un tempo leader nel settore biologico, è infatti gravata da oltre 9 milioni di euro debiti, di cui quasi 3 milioni con lo Stato. E così, nonostante le strategie messe in campo dai vertici aziendali, il tribunale ne ha dichiarato il fallimento a inizio gennaio. Una sentenza che potrebbe portare all'avvio di una indagine per bancarotta fraudolenta. Report racconterà inoltre le vicende di uno dei protagonisti dell'inchiesta sul consorzio mafioso milanese, mente di una operazione finanziaria basata su crediti Iva ritenuti falsi da oltre 1 miliardo di euro: un commercialista le cui ambizioni politiche si sono incrociate con quelle di Daniela Santanchè.
Le anticipazioni dei servizi che andranno in onda questa sera le trovate sulla pagina FB o sull'account Twitter della trasmissione.
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