Nel libro che sto leggendo, “Il sangue e la celtica” di Nicola Rao, c'è una strana foto che ritrae dei giovani davanti alla scalinata di Valle Giulia, prima degli scontri, passata alla storia come la battaglia di Valle Giulia, che segna la data iniziale delle contestazioni del '68. Quella per cui Pasolini scrisse la poesia “Il PCI ai giovani”. Ma è una foto strana, perchè le persone ritratte non sono giovani di sinistra, quelli con in mano mazze, bandiere.
Sono giovani neofascisti, appartenenti a gruppi come Avanguardia Nazionale. Tonino Fiore (un dirigente di Avanguardia Nazionale) e Mario Merlino (con un'asta in mano e una molotov nell'altra); Adriano Mulas militante di Avanguardia, Roberto Palotto, Adriano Tilgher (che sta per lanciare un sanpietrino), Stefano Bettini del Fuan Caravella; Franco Palitto dirigente del gruppo Primula Goliardica, Stefano Delle Chiaie, Guido Paglia …
Interverranno poi i dirigenti dell'MSI a separare i giovani neofascisti dagli studenti coetanei di sinistra, per mantenere il clichè per cui le contestazioni le fanno solo quelli di sinistra.
Clichè vaido ancora oggi, dove in piazza scendono solo quelli di sinistra, vestiti alla sinistra (magliette, barbe e capelli lunghi) e a difendere il governo sono gli studenti di destra, vestiti bene col maglioncino sulle spalle.
Sempre secondo la storiografia ufficiale, a mettere le bombe nelle piazze, nelle stazioni e nelle banche sono neofascisti di destra. Vero? falso ? .. più si leggono libri che parlano di quegli anni, più ci si rende conto di come le cose siano in realtà più complesse.
Questi giovani cresciuti col mito del Duce da vendicare, con la retorica del ventennio, con la voglia di abbattere (a modo loro) lo stato italiano, che nella copertina del libro sono rappresentati dai tre topi chiusi in un labirinto, vennero usati a loro insaputa.
Non è un caso che uno guarda la bomba con diffidenza, un altro con astio, l'altro osserva e basta … Come sono andate le cose: chi ha messo le bombe, chi li ha aiutati (o non li ha bloccati), chi se ne giovato?
Torna utile allora, per capire quel periodo, leggere questo libro: un lungo viaggio nella gioventù di quanti sono cresciuti con la celtica, nella galassia neofascista: leader e gregari, picchiati e picchiatori. Gli stragisti, gli infiltrati e gli incastrati.
Il sito di Nicola Rao, “Orme di lettura”, e il post dedicato al libro.
Per ordinare li libro su internetbookshop.
Technorati: Nicola Rao, fascismo
Sono giovani neofascisti, appartenenti a gruppi come Avanguardia Nazionale. Tonino Fiore (un dirigente di Avanguardia Nazionale) e Mario Merlino (con un'asta in mano e una molotov nell'altra); Adriano Mulas militante di Avanguardia, Roberto Palotto, Adriano Tilgher (che sta per lanciare un sanpietrino), Stefano Bettini del Fuan Caravella; Franco Palitto dirigente del gruppo Primula Goliardica, Stefano Delle Chiaie, Guido Paglia …
Interverranno poi i dirigenti dell'MSI a separare i giovani neofascisti dagli studenti coetanei di sinistra, per mantenere il clichè per cui le contestazioni le fanno solo quelli di sinistra.
Clichè vaido ancora oggi, dove in piazza scendono solo quelli di sinistra, vestiti alla sinistra (magliette, barbe e capelli lunghi) e a difendere il governo sono gli studenti di destra, vestiti bene col maglioncino sulle spalle.
Sempre secondo la storiografia ufficiale, a mettere le bombe nelle piazze, nelle stazioni e nelle banche sono neofascisti di destra. Vero? falso ? .. più si leggono libri che parlano di quegli anni, più ci si rende conto di come le cose siano in realtà più complesse.
Questi giovani cresciuti col mito del Duce da vendicare, con la retorica del ventennio, con la voglia di abbattere (a modo loro) lo stato italiano, che nella copertina del libro sono rappresentati dai tre topi chiusi in un labirinto, vennero usati a loro insaputa.
Non è un caso che uno guarda la bomba con diffidenza, un altro con astio, l'altro osserva e basta … Come sono andate le cose: chi ha messo le bombe, chi li ha aiutati (o non li ha bloccati), chi se ne giovato?
Torna utile allora, per capire quel periodo, leggere questo libro: un lungo viaggio nella gioventù di quanti sono cresciuti con la celtica, nella galassia neofascista: leader e gregari, picchiati e picchiatori. Gli stragisti, gli infiltrati e gli incastrati.
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