09 febbraio 2011

La lobby di Dio - il modello lombardo

Nel capitolo "Il business dell'istruzione" del libro La lobby di Dio (ibs), Ferruccio Pinotti parla del bonus alla scuola privata in Lombardia.
Questo meccanismo ha davvero favorito la libertà di scelta, come sostiene Formigoni?

"non tra i redditi medio bassi- risponde Fulvia Colombini - perchè pochi hanno la disponibilità finanziaria complessiva per mandare i figli nelle scuole private. Le rette ammontano a 6000-7000 euro annuali, quindi è necessario un buon livello di reddito, di cui le famiglie operaie non dispongono, anche se Formigoni sostiene il contrario. Il buono scuola è un regalo del governo Formigoni che mira a sottrarre fondi alla scola pubblica, non ad applicare il principio della libertà di scelta. La scuola pubblica è finanziata dallo stato, la Regione può avere una compartecipazione alla spesa. Come CGIL sosteniamo che, se la regione ha dei fondi da destinare alla scuola, dovrebbe pensare prima all'istruzione pubblica. E se li vuole destinare alle famiglie deve prevedere indicatori che favoriscano i nuclei conun reddito più basso "
La lobby di Dio, pagina 220-221.


In merito all'istruzione professionale e ai diplomi regionali (quelli non riconosciuti al di fuori della Lombardia):
"In sostanza si sta regionalizzando un tipo di istruzione che può portarti fifno al diploma di stato, ma con percorsi regionali. La Lombardia ha sempre ribadito che tra le competenze che la regione vorrebbe accaparrarsi c'è la scuola. In questo caso tutta la sperimentazione profesisonale potrebbe spezzare il sistema dell'unitarietà della scuola nazionale creando disparità inconciliabili tra Nord e Sud, con spendibilità diverse dei titoli di studio , che potranno essere di serie A o B. Se la Gelmini vorrà, la sperimentazione lombarda verrà estesa a livello nazionale: il diploma regionale sarà equiparato sul territorio e avrà validità nazionale".
La lobby di Dio, pagina 223.

Il link per ordinare il libro su ibs.
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