Per fortuna tutto è tornato alla normalità: Celentano non è più di sinistra, nè può essere considerato il nostro salvatore.
Una puntata noiosa, per la prima parte, dove scopro che se faccio l'amore sotto le coperte, e poi mangio il purè sono lento ...
E poi: il papa è rock: cosa non si fa per dare un colpo al cerchio e uno alla botte. Il papa è lento per definizione, con le sue tesi contro il relativismo. Si può essere contrari ai matrimoni dei gay, contrari alla dittatura di Cuba, ma Zapatero lento per ingraziarsi i santi..
Per fortuna è arrivato Benigni, e di colpo ha chiarito la differenza tra satira e demagogia (cosa volevano dire quelle immagini di Prodi e Berlusconi e i discorsi sulle case?): grande Benigni. Vera satira. Come quella di Crozza, che in un colpo solo riesce ad attaccare Cuba (l'unica cosa libera è il Cuba Libre), Prodi (non ha programma) e Celentano (di sinistra da una settimana).
L'intervento di Benigni è stato uno dei momenti più alti della televisione, uno di quelli che Blob riproporrà negli anni futuri: le pernacchie a Prodi, la lettera di scuse a Silviuccio (dobbiamo trovare qualcosa di buono che ha fatto), lo spogliarello nel quale il comico diventa una maschera di se stesso (anche coi mutandoni e la maglietta della salute), la canzone cantata assieme a Celentano "Siamo la coppia più bella del mondo". Ho capito una cosa: perchè Benigni non può fare trasmissioni in prima serata: non saremmo più abituati.
Links: la puntata, le reazioni politiche
Technorati: Rockpolitik, Roberto Benigni
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