Una riforma che non voleva nessuno: ricercatori, studenti, rettori, professori.
Ma che è stata portata avanti, nonostante tutto e tutti. Perchè questa maggioranza ha già dimostrato di non voler giardare in faccia e confrontarsi con nessuno.
Fa votare tutte le sue leggi a colpi di maggioranza.
Detto ciò, devo fare un commento di fronte alle immagini di protesta (corriere) viste ieri davanti alla camera e di fronte al comune di Bologna. Seppur per motivi diversi e contro politici diversi (il ministro Moratti da una parte e il sindaco di Bologna Cofferati dall'altra), portano allo stesso risultato: immagini di scontri tra manifestanti e forze della polizia.
A chi giova: prima di tutto a screditare l'immagine della sinistra, che governa Bologna. Il giornale può titolare "Roma e Bologna: prove di sinistra al governo": "a Bologna il «legalitario» Cofferati viene appellato «stalinista» dai suoi compagni di coalizione. E in piazza Montecitorio gli «studenti» assediano la Camera".
Non erano solo studenti: era tutto un modo, che vive attorno alle scuole e università e che chiede di poter continuare a fare quel lavoro dignitosamente.
La sinistra viene così associata alla frangia di violenti: questo uno dei titoli di Libero "LA CAMERA AIUTA I VIOLENTI di RENATO FARINA ": "Alcuni deputati di sinistra dissetano i no global che assaltano il Parlamento. Scontri e feriti Vedete questa foto? A suo modo è una pistola fumante. È la prova provata non di una gentilezza disinteressata, ma di una vera e propria chiamata alla sommossa. "
La menzogna più spudorata: Mussi ha autorizzato il portar da bere ai manifestanti (non tutti violenti) e alle forze dell'ordine.
Cosa è peggio: portare l'acqua fuori dalla camera, o prove false nella scuola Diaz? Già ma di quello ci siamo già dimenticati. E ci si dimentica delle collusioni di Forza Italia con la mafia in Sicilia (Cuffaro, Miccichè, La Loggia ....).
Concludiamo: si sta alzando il livello di tensione e qualcuno a sinistra è cascato nel tranello.
Un leader della sinistra serio avrebbe detto, per smorzare i toni: tranquilli che se vinciamo noi, cambiamo la legge e rimettiamo le cose a aposto.
E per Bologna, mi voglio ripetere: legalità è anche solidarietà. E se le leggi attuali non tutelano sufficientemente le fasce deboli, si possono cambiare le leggi, ma solo quando si è al governo.
Technorati: Roberto Cofferati, Letizia Moratti
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