Un matrimonio fallito prima ancora di essere celebrato, venti anni prima, e un fidanzamento osteggiato oggi. Cosa hanno in comune? Siamo a Bellano, sul lago di Como, nel 1931: il podestà scopre, per caso, della relazione della figlia Renata, con il figlio della ragazza che, vent'anni prima, l'ha lasciato sull'altare. Questo matrimonio non s'ha da fare, decide.
Come fare allora, si chiede Renata, a sposare il suo bel Vittorio? Meglio farsi consigliare dalla sua zia Rosina, una vecchietta ancora arzilla, che le consiglia di non prendere di petto il padre, l'occasione giusta arriverà, basta aspettare.
Contemporaneamente al podestà capita un'occasione per far balzare il suo paese, ed egli stesso, agli onori della cronaca: la creazione di una nuova linea di idrovolanti che collegherà il suo paese, con Como e Lugano. Senza indugi, e senza preoccuparsi di dover prosciugare le casse del comune, il podestà, che è una persona molto ambiziosa, si lancia a capofitto nell'impresa, e chiama a Bellano un pilota di aerei da Roma. Ma le cose non andranno come sperato, per una serie di circostanze fortuite, il caso che arriva a sconbussolare tutti i progetti .... Ma forse in tutta questa frenesia, Renata riuscirà finalmente a trovare la sua occasione.
Bel romanzo, dove si respira la vita di paese: tante piccole storie che si intrecciano, tanti personaggi con i propri segreti, gli amori celati e i vizi nascosti e le pubbliche virtù.
Una godibile e piacevole storia dove il vero protagonista è l'insieme dei personaggi, nell'Italia fascista anteguerra, con i loro sogni e le loro debolezze: l'ingenuo, trafficone, l'avvocato ...
Alla fine del libro rimane un pizzico di nostalgia, per un'Italia che sta forse scomparendo.
Link ibs e bol; il sito dello scrittore e quello della casa editrice Garzanti
Technorati: Andrea Vitali, La figlia del podestà
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