12 ottobre 2005

Proporzionale o non proporzionale?

Confesso di non riuscire a cogliere tutte le sottigliezze della riforma elettorale in corso (sbarramento, proporzionale con sbarramento, ecc ..).
Ma una cosa si può dire: di tutte le riforme che si dovevano attuare, è quella meno utile e urgente. Dov'è sono riforma sul conflitto di interessi? La legge sul risparmio? E' solo un inutile spreco di soldi e tempo.

Sofri oggi parla in favore del proporzionale, che non obbliga ad uno schieramento, o di qua o di la: "questi tempi e questo funzionamento del mondo suggeriscano più che mai la capacità di attribuire a ogni cosa la sua scala di grigio, di valutare le scelte indipendentemente dai consolidati luoghi comuni sulla destra e la sinistra, di consentire l’espressione proficua di sfumature e punti di vista liberi e occasionali. Sono tempi - mi pare dimostrato ogni giorno - in cui le cose buone vengono da molti piccoli posti inattesi più che da poche strutture di potere consolidate".

Questi anni di governo, continua Sofri, hanno dimostrato come la questione della governabilità (che il maggioritario dovrebbe favorire) passi in secondo piano: nonostante la maggioranza anche Berlusconoi deve fare i conti con le sue minoranze.

La risposta di Rocca è servita a darmi un quadro più completo di quanto potrebbe accadere (e dunque a farmi preferire il sistema attuale): "è vero che la coalizione che vince ottiene un premio di maggioranza che le consente di governare e che la tiene unita, esattamente come adesso, ma il legame di coalizione viene a mancare totalmente alla coalizione di partiti che perde. Immaginatevi la fila alla porta del centrosinistra dei vari uddicini e forzitaliani pentiti o anche di quelli non pentiti se solo ci fosse bisogno di vanificare le bizzarrie bertinottiane."

Tanto è vero che adesso la sirena Berlusconi sta cercando di attirare a sè i partitini del centro: è un ritorno del pentapartito?

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