31 dicembre 2023

La Venere di Salò di Ben Pastor

Come non affezionarsi ad un personaggio come Martin Bora: un militare così tedesco e, paradossalmente, allo stesso tempo così umano. Non troverete in altri libri un uomo che soffre, per le sue ferite: quelle fisiche che si vedono e quelle interne, che non si vedono.
In questo capitolo della sua lunga storia di guerra (iniziata nel 1936 con la guerra di Spagna ne “La canzone del Cavaliere”), è richiamato a Salò, come ufficiale di collegamento tra l'esercito tedesco e gli italiani , quel caotico mondo formato da GNR, brigate autonome (come la Muti), i reparti della X Mas di Borghese. Siamo nell'ottobre del 1944, ed è chiaro a tutti, tedeschi e italiani, che la guerra sia persa.
Ma nonostante ciò qualcuno ha deciso di chiudere i conti definitivamente con Bora, per i suoi scontri con le SS in Polonia (gli stermini degli Einsatzgruppen in Polonia, "Lumen") e a Roma (l'omicidio di un informatore della Gestapo, in "Kaputt Mundi").
Qualcuno, nell'ombra, sta raccogliendo prove, documenti, foto, per accusare Bora di alto tradimento.
Ricordo che siamo nei mesi successivi l'attentato di Von Stauffemberg contro Hitler, dove le SS scatenarono una caccia contro i cospiratori, uccidendo migliaia di tedeschi.
L'ultimo colpo di coda di un regime in agonia.

Oltre alla lotta antipartigiana, deve indagare sul furto di un dipinto di Tiziano, la Venere di Salò: furto che si intreccia (forse) con delle misteriose morti di giovani donne, uccise da un assassino che ne simula il suicidio.
Dovrà ancora fare affidamento al proprio fiuto investigativo per risalire la colpevole delle morti e sciogliere il mistero. Ma anche per salvare la propria vita dalla trappola della Gestapo.

Ma non è solo la guerra al centro dei pensieri di Bora: subisce il fascino della Venere del dipinto (dietro cui si celano le brame dei gerarchi nazisti perché nasconde un segreto). Ma anche di una Venere in carne ed ossa: ecco come Ben Pastor descrive l'attrazione crescere nel protagonista
Aveva una bellezza diversa dalle donne che preferiva – donne del suo colore, come le definiva – ma in lei percepiva uno spazio, un vuoto, nel cui lasciarsi andare. Era come un margine, possedere una donna come lei aveva un significato. [..] Il processo fu troppo rapido per capirlo. Bora, che per anni aveva severamente controllato i suoi istinti, si ritrovò a concludere in un solo inesplicabile istante che doveva possedere questa donna, che entrare in lei sarebbe andato bel oltre l'atto carnale. Sarebbe stato come possedere il vuoto per dominarlo, e scoprire che il vuoto stesso è.
La guerra: condizione di esistenza per un soldato come Bora, reduce dai duri mesi sulla linea Gotica. La guerra con le sue morti (tutte descritte con una propria dignità), i lutti, i rastrellamenti, i cecchini e le rappresaglie. La lotta contro i partigiani (guidati da un misterioso capo, Cristomorto), italiani contro italiani. Ma anche la guerra “vera” al fronte (sebbene tutta l'Italia del nord sia un unico fronte), e i bombardamenti alleati sulle città.
E lui: il soldato, ma anche l'uomo, sempre in bilico tra il dovere (che gli impone di obbedire agli ordini) e gli obblighi morali. Sempre più uomo e meno soldato, su cui pesano i ricordi delle passate campagne (la Russia, l'Italia, la Polonia), ma anche la profezia di Remedios (la strega che gli predisse altri sette anni).
Un uomo solo: abbandonato dalla moglie, Dikta, disilluso sul proprio destino, ma sempre alla ricerca dell'amore, della sua Venere.

Sorprende che, proprio una donna, sia stata in grado di descrivere così bene particolari così “intimi” di un uomo.
Un libro appassionante, coinvolgente, incalzante, fin dalle prime pagine: una lunga corsa alla caccia del mistero sulle morti, dove il cacciatore alla fine diventa preda di nuovi aguzzini. Un romanzo epico dei giorni nostri.
Buona lettura.

La scheda del libro sul sito di Sellerio
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Romanzo con belle frasi, il cui problema però è che non c'è un filo d'ironia. Personalmente, troppo femminile.

Anonimo ha detto...

Ho 14 anni e ho letto questo libro per la scuola. Inizialmente può sembrare un pò difficile, ma quando si coglie il filo conduttore è molto interessante.