La crisi (o semicrisi) in atto all'interno della PDL tra finiani e berlusconiani, il caso Emergency con i tre italiani arrestati (senza avvocati, senza capi di imputazione) a Kabul.
La bozza Calderoli (la porcata bis, o terza repubblica delle banane) per la riforma dello stato ..
Tanta era la carne al fuoco: peccato che poi alla fine si sia riuscito a discutere così poco in merito alle questioni.
Colpa soprattutto degli astanti: gente come il ministro "buttafuori" Ignazio La Russa, che con le sue sparate sui pacifisti, contro emergency, contro Gino Strada, è riuscito a far passare in secondo piano le altrettanto spaventose dichiarazioni di Luttwak.
"In Helmand se ci si mette un ospedale, dai risorse ai talebani": dunque Emergency, come ha sostenuto poco prima 'gnazio, aiuterebbe i terroristi. Terroristi e trafficanti: perchè la differenza tra talebani e trafficanti di droga si assottiglia.
Complimenti: avete vinto il premio del buon samaritano dell'anno. Che fine avran fatto i valori cristiani, resta un mistero. Forse saranno spariti in qualche piega della bozza Calderoli. Tra un rito celtico e un'ampolla del dio po.
Ad Annozero si sono scontrate due visioni: spiace dirlo, ma con queste persone è difficile se non inutile il dialogo.
Sia che si parli di riforme dello stato (legge elettorale, giustizia), sia che si parli delle missioni umanitarie in Iraq o in Afghanistan: missioni che non hanno raggiunto gli obiettivi, che causano migliaia di vittime civili (di cui però non si può parlare, perchè se no passa il messaggio di critica ai nostri soldati): in Afghanistan c'è la corruzione, la droga, la prostituzione.
Si poteva parlare dell'Isaf, come dei poliziotti al G8 di Genova: la Russa avrebbe reagito alla stessa maniera.
Strada "Noi siamo contrati a chiunque usi violenza"
Ministro "lei sta dicendo che i soldati che usano violenza sono dei terroristi? Complimenti".
C'è proprio una visione del mondo opposta:
"la guerra andrebbe abolita"
"le auguro di riuscirci" "il pacifismo unilaterale ha sempre portato alla sopraffazione di una parte .."
E via discorrendo.
La crisi nella maggioranza.
Il ministro ha minimizzato (o ci ha provato) lo scontro tra Fini e il resto della coalizione.
Smentendo il collega Bocchino e la notizia riportata dall'Agi: "sarebbe meglio se Fini fosse rimasto nel partito". E alla presidenza alla Camera fosse andato un altro signorsì.
Le riforme.
Il messaggio che si cerca difar passare è che gli italiani chiedono queste riforme.
Ma non è vero: servono maggiori poteri a Berlusconi? Già adesso nomina ministri e parlamentari.
Il meccanismo di approvazione delle leggi è troppo burocratico? Ma se il Lodo Alfano è stato approvato in tempi record. E Napolitano ha firmato sempre, quando c'era una legge ad personam.
E non è colpa della Corte Costituzionale se le leggi che arrivano a volte sono contro alcune parti della Costituzione.
Quante bufale girano in questi giorni: le 375000 leggi di Calderoli (secondo Stella il parlamento avrebbe dovuto lavorare tutti i giorni anche la domenica ).
Le 2550 udienze del premier.
I processi in televisione e la difesa della privacy, quando poi su Chi si mette in prima pagina la ex moglie.
Le authority del paese, considerate come telefono amico per le scenate o per gli sfoghi: "siete una barzelletta, non siete un authority".
Travaglio ha concluso il suo monologo spiegando come il modello in testa ai costituzionalisti de noantri, sia il modello frances: ma quello di Luigi XIV, il re sole.
Un golpe bianco, diceva il direttore Concita de Gregorio: un pian piano far fuori tutti i poteri di controllo: Quirinale, CSM, Corte costituzionale, Parlamento, informazione, magistrati.
Un appunto: la vignetta di Staino era di cattivo gusto, ma è una sempre e solo una vignetta.
Farne un caso, dopo tutte le vignette pubblicate da Libero su Prodi e altri esponenti della sinistra, è il solito pretesto per parlare di altro. Nell'occasione, è venuta fuori tutta la camicia nera del ministro in studio.
Che si è dimenticato di quando Brunetta diceva che certa sinistra se ne deve andare a morire ammazzata. Del Mangano eroe e via discorrendo.
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