04 aprile 2010

Il sereno

Il presidente Napolitano avverte il clima di sereno, che concilia il dialogo per le future riforme e le leggi che dovrà firmare.
Quelle che permetteranno, come Totò ne "I due marescialli" di trasformare il ladro in rapresentante dello stato.
Presidenzialismo, stop alle intercettazioni, riforma processo penale, bavaglio alla stampa ..

Beato lui che avverte il sereno: non di certo lo avvertono la famiglia dell'operai morto sul lavoro a Civitavecchia. Morto mentre cercava di guadagnare il sabato di Pasqua i suoi 1200 euro mensili.
In una centrale Enel, ancora non nucleare, grazie al cielo.
1000 morti sul lavoro all'anno. Dove sono i difensori della vita senza se e senza ma?

Quella parte del vaticano che non vede la trave dello scandalo della pedofilia, nascondendosi dietro la pagliuzza della RU486 ("donna, tu partorirai con dolore").
Altro che antisemitismo: in ballo c'è la credibilità della Chiesa stessa.
Chiesa che è messa duramente alla prova anche da altri episodi di cronaca: pare che il parroco che scoprì in cadavere della povera Elisa Claps a gennaio, non avvisò nessuno ...

« Allora i farisei, ritiratisi, tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nei suoi discorsi. Mandarono dunque a lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno perché non guardi in faccia ad alcuno.
Dicci dunque il tuo parere: È lecito o no pagare il tributo a Cesare?».
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché mi tentate? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro.
Egli domandò loro: «Di chi è questa immagine e l'iscrizione?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». A queste parole rimasero sorpresi e, lasciatolo, se ne andarono.
»
(Matteo 22,15-22)

Siamo a Pasqua, dopo il martirio della croce, i cattolici festeggiano oggi la resurrezione del Cristo. La vittoria sul male, sulle tenebre.
Altri cattolici, comunque persone, dovranno invece aspettare più dei tre giorni per vedere la loro vittoria sulla morte: i familiari delle vittime all'Aquila, che potrebbero non vedere mai la giustizia.
O come i famigliari di Giuseppe Uva, picchiato dai carabinieri dopo l'arresto.

Speriamo che lo zelo del ministro Alfano conceda una ispezione anche ad Asti, dove è stato appena scarcerato il probabile assassino di Ciro Fontanarosa.
A meno che anche qui (come in altri casi), la scarcerazione facile sia frutto solo dell'applicazione della legge, perchè allora basta aspettare l'ennesimo riforma della giustizia ..

Quanto vale una vita? Quanto vale una persona?
Dobbiamo veramnte pensare che, come da vivi ci sono persone che sono più eguali delle altre, anche dopo la vita esistono morti e morti?

Forse, è ancora presto per il ritorno del sereno. A meno di voler credere che la crisi è finita.
Buona Pasqua.

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