11 aprile 2010

La pattuglia dell'alba di Don Winslow

Parte come romanzo sulla mistica del surf, l'amore per l'oceano, la ricerca dell'onda perfetta, da cavalcare assieme alla pattuglia dell'alba:

Boone Daniels, Sunny Day, High Tide, Dave the love god, Johnny Banzai e Hang Twelve.

Le onde (e dalla “resa dei conti” la mareggiata che sta per abbattersi su S. Diego) devono mettersi da parte, e il romanzo prende le tinte del giallo.
Boone, ex poliziotto, ora investigatore privato (ma solo tra una cavalcata e l'altra, per rimediare i soldi che gli permettono da vivere) deve rintracciare una spogliarellista (Tammy), per conto di uno studio legale, rappresentato dall'algida Petra. Inglesina, e anche un po' snob.
Tammy ha visto qualcosa che non doveva (“tu non sai niente di quello che succede la fuori, nel mondo reale”) e ora un certo Dan Silver, poco di buono ma soprattutto proprietario di locali la sta cercando. E non certo con buone intenzioni.

E, almeno per un po', Boone dovrà mettere da parte la tavola, per lanciarsi in quello che, solo all'apparenza, è un caso semplice. Petra e Boone, la bella e la bestia, mai viste due persone così diverse, eppure per ritrovare la ragazza e capire cosa sta dietro tutto, ne dovranno passare di brutte.
Perché siamo a due passi del Messico e Don Winslow non si dimentica di essere uno scrittore capace di raccontare il lato nascosto e tragico della West coast.
Il lusso sfrenato, le band ma anche l'infinita miseria dei messicani, che attraversano con enormi rischi il confine, per un lavoro umile.
Quei lavoratori chini sui campi di fragole, all'alba, mentre delle ragazzine che potrebbero essere le loro figlie, spuntano dalla foschia come fantasmi.
“Stanno già spuntando i primi braccianti, in fila indiana con gli attrezzi sottobraccio, simili a fucili di soldati che partono per una missione mattutina. Un esercito di fantasmi che appare dal nulla. Di notte si nascondono negli anfratti del paesaggio di S. Diego, riemergono nella tenue luce dell'alba, escono all'aperto per svolgere il loro lavoro e, appena fa buio, scompaiono di nuovo nelle pieghe della terra, nei pochi recessi non ancora caduti nelle mani degli speculatori edilizi. Sono esseri invisibili, sono coloro che non vediamo o facciamo finta di non vedere, anche alla luce del giorno. Sono la verità taciuta, l'ignota realtà che sta dietro il Californian dream. Arrivano prima del nostro risveglio, spariscono prima che noi torniamo a dormire”.
Le ultime pagine si percorrono con il fiato in gola, dove l'incalzare degli eventi non permette di staccarsi dal libro, poiché nulla è come appare: il caso rischia di spaccare l'unione della pattuglia dell'alba, di mandare Boone stesso all'altro mondo. Sarà un duello all'ultimo sangue, sullo stile di un film western (magari “Sentieri selvaggi”, citato nel libro) a decidere se vinceranno i buoni o i cattivi.

C'è dentro un po' di tutto: criminalità organizzata, trafficanti di ogni genere, il surf e i suoi miti (come George Freeth), le sue regole, la storia di S. Diego e di Ocean Beach.
La speculazione edilizia sulle coste della California. La Highway 101, le onde di superficie e le onde di profondità. I tacos e le 10 cose per cui vivere. La storia degli immigrati giapponesi e degli altri provenienti dalle isole dell'oceano.
Buona lettura!

Technorati:
Il sito di Don Winslow.

2 commenti:

BACKPACKER.it ha detto...

Bellissimo. Appena finito di leggerlo!

alduccio ha detto...

“L’unica costante della vita è il cambiamento.” Buddha