Insulti e rissa, al consiglio comunale di Como, per un tricolore, che proprio non è gradito ai leghisti in aula:
Peverelli che, uscendo dall'aula, gridava "Vergognati, terun de merda".
Tutto in dialetto, come il centralino del comune: comune in cui il lungolago è stato trasformato dalla giunta comasca (di cui la Lega fa parte) in un grande cantiere.
Ma è successo di peggio in provincia di Varese, a Sumiraghi:
E' successo in consiglio comunale a Como, dove si è scatenata una bagarre che ha coinvolto l’assessore leghista Diego Peverelli e un consigliere del Pd, Vittorio Mottola.
In sede di dichiarazioni preliminari, infatti, Mottola aveva mostrato il Tricolore in aula, e dopo averne sottolinato virtù e simbologie, si è alzato dal suo posto per donarlo all’assessore leghista Peverelli. Il quale si è a sua volta alzato: ”Rispetto il suo pensiero – ha detto Peverelli – e ho ascoltato in silenzio le sue parole anche se non le condivido, ma non mi provochi perché la bandiera gliela ributto in faccia”.
Peverelli che, uscendo dall'aula, gridava "Vergognati, terun de merda".
Tutto in dialetto, come il centralino del comune: comune in cui il lungolago è stato trasformato dalla giunta comasca (di cui la Lega fa parte) in un grande cantiere.
Ma è successo di peggio in provincia di Varese, a Sumiraghi:
Rissa con tanto di ceffone a Varese, nel consiglio comunale di Sumiraghi. Occhio tumefatto e zigomo gonfio per un cittadino del paese, Francesco Montalbetti, colpito da un pugno in faccia da Valentino Zotti, padre del consigliere comunale con la delega alla Cultura Doriano Zotti. A scatenare la reazione violenta la discussione sollevata dai consiglieri d’opposizione Mauro Croci e Romeo Riundi, del gruppo civico “Cittadini per Sumirago”, sull’assenza totale di celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. La domanda di Riundi: "Vorrei sapere se vi sentite italiani", ha scatenato la discussione.
Al culmine degli interventi, ha preso la parola il giovane Zotti, che ha sintetizzato il proprio pensiero tacciando la festa del 17 marzo come "retaggio dei nostalgici della falce e martello". Dichiarazione che ha indignato i consiglieri comunali di minoranza e ha sollevato le critiche del pubblic: il brusio si è fatto via via più intenso, il sindaco Camillo Brioschi ha cercato di tenere le redini, ma ad un certo punto, dal fondo della sala, si è alzato il padre del consigliere Zotti, Valentino, che ha colpito Montalbetti, seduto in prima fila, al volto con un forte pugno sferrato da dietro. Montalbetti è crollato a terra ed è stato soccorso dal consigliere (leghista) Giampaolo Chinetti. Il tutto sotto gli occhi del resto dell’assemblea attonita e del pubblico.
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