Forse ha ragione Crozza a dire che quello a cui stiamo assistendo, é una pessima fiction all'italiana.
Non può essere, quello che vediamo, la realtà di un paese normale.
Dove esiste un premier che ha quattro processi e dedica ogni lunedì ai giudici? Un processo al mattino e uno al pomeriggio.
Dove esiste un paese dove un ministro scaricato perchè si è scoperto che un costruttore (che fa appalti con lo stato) gli ha pagato la casa, decide di tornare sulla scena, ma viene stoppato da un senatore condannato in appello per concorso esterno in mafia?
Dove esiste una opposizione che presenta qualche vagonata di firme per le dimissioni (che non ci saranno mai e tutti lo sanno), con Paperino e Gambadilegno?
Dove esiste un paese in cui un ministro ogni tanto tira fuori la storia dei fucili, a disposizione per la riviluzione? Forse in Libia ..
Dove esiste un paese in cui, a parlare della riforma della giustizia, sia (come successo ieri sera a Ballarò) il ministro del turismo?
Cosa recitava ieri sera il copione?
Vediamo.
La riforma costituzionale della giustizia non interessa Berlusconi, non è fatta per lui.
E la norma transitoria? E il maxiemendamento sulle intercettazioni? E l'uso che ne viene fatto per minacciare Csm e magistrati?
La separazione delle carriere avviene in tanti paesi.
Non in tutti (non in Francia ad esempio). Come ha già spiegato l'ex magistrato Bruno Tinti, il mestiere di pm e quelli di giudici non sono separati: fanno lo stesso mestiere da due punti di vista diversi.
La responsabilità civile dei magistrati.
Qui, di mezzo, non c'è la responsabilità die magistrati (che non è vero che non pagano mai, basta ricordare i casi della Forleo, De Magistris e del procuratore capo Apicella, silurati dal CSM). C'è la volontà di intimidire i pm: chi avrà il coraggio di chiedere un arresto, se poi deve pagare di tasca sua?
E poi, a proposito di quelli che non pagano mai, sono proprio i parlamentari quelli che si autoassolvono detro l'autorizzazione a procedere. Con che coraggio parlano?
Non può essere, quello che vediamo, la realtà di un paese normale.
Dove esiste un premier che ha quattro processi e dedica ogni lunedì ai giudici? Un processo al mattino e uno al pomeriggio.
Dove esiste un paese dove un ministro scaricato perchè si è scoperto che un costruttore (che fa appalti con lo stato) gli ha pagato la casa, decide di tornare sulla scena, ma viene stoppato da un senatore condannato in appello per concorso esterno in mafia?
Dove esiste una opposizione che presenta qualche vagonata di firme per le dimissioni (che non ci saranno mai e tutti lo sanno), con Paperino e Gambadilegno?
Dove esiste un paese in cui un ministro ogni tanto tira fuori la storia dei fucili, a disposizione per la riviluzione? Forse in Libia ..
Dove esiste un paese in cui, a parlare della riforma della giustizia, sia (come successo ieri sera a Ballarò) il ministro del turismo?
Cosa recitava ieri sera il copione?
Vediamo.
La riforma costituzionale della giustizia non interessa Berlusconi, non è fatta per lui.
E la norma transitoria? E il maxiemendamento sulle intercettazioni? E l'uso che ne viene fatto per minacciare Csm e magistrati?
La separazione delle carriere avviene in tanti paesi.
Non in tutti (non in Francia ad esempio). Come ha già spiegato l'ex magistrato Bruno Tinti, il mestiere di pm e quelli di giudici non sono separati: fanno lo stesso mestiere da due punti di vista diversi.
La responsabilità civile dei magistrati.
Qui, di mezzo, non c'è la responsabilità die magistrati (che non è vero che non pagano mai, basta ricordare i casi della Forleo, De Magistris e del procuratore capo Apicella, silurati dal CSM). C'è la volontà di intimidire i pm: chi avrà il coraggio di chiedere un arresto, se poi deve pagare di tasca sua?
E poi, a proposito di quelli che non pagano mai, sono proprio i parlamentari quelli che si autoassolvono detro l'autorizzazione a procedere. Con che coraggio parlano?
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