Il rais:
Dal 1977 ho dato il potere al popolo e da allora non ho più poteri nel paese né di tipo politico né di tipo amministrativo» afferma Gheddafi parlando ai suoi sostenitori a Tripoli.
«Saluto e faccio gli auguri al popolo libico per questa ricorrenza - ha affermato - dal 3 marzo del 1977 abbiamo passato il potere al popolo e voglio ricordare al mondo che da allora ho dato il potere al popolo.
E poi un affondo sull'Italia:
Abbiamo vinto l'occupazione italiana e americana e il popolo gestisce il petrolio e i suoi proventi».
Dimettermi? Impossibile.
«Non ho un incarico dal quale dimettermi, come negli altri paesi» aggiunge. «Sono rimasto stupito quando ho visto le manifestazioni in mio sostegno in diverse zone del paese - ha aggiunto - perché il mio non è un posto di potere dal quale dimettersi».
Infine il complotto internazionale:
«Quello che sta succedendo è solo una provocazione da fuori, dall'estero, e che non ha nulla a che fare con i libici. Ci sono dei circoli esterni che stanno provocando tutto quello che sta succedendo, l'opposizione viene da fuori la Libia e se hanno deciso di attaccare il nostro simbolo siamo pronti a morire uno a uno per difendere il nostro Paese».
Il rifarsi al popolo, il complotto, l'impossibilità di dimettersi.
Dove l'ho già sentito?
Forse nello stesso paese dove un ministro non si dimette nonostante la parentopoli al ministero e le sue "imprese" nei confronti della cultura(Pompei, i teatri, etc).
Nello stesso paese dove uno dei responsabili del pià grande crac finanziario in Europa non si farà nemmeno un giorno di carcere (a Milano han chiesto 15 anni, ma li farà?).
Dal 1977 ho dato il potere al popolo e da allora non ho più poteri nel paese né di tipo politico né di tipo amministrativo» afferma Gheddafi parlando ai suoi sostenitori a Tripoli.
«Saluto e faccio gli auguri al popolo libico per questa ricorrenza - ha affermato - dal 3 marzo del 1977 abbiamo passato il potere al popolo e voglio ricordare al mondo che da allora ho dato il potere al popolo.
E poi un affondo sull'Italia:
Abbiamo vinto l'occupazione italiana e americana e il popolo gestisce il petrolio e i suoi proventi».
Dimettermi? Impossibile.
«Non ho un incarico dal quale dimettermi, come negli altri paesi» aggiunge. «Sono rimasto stupito quando ho visto le manifestazioni in mio sostegno in diverse zone del paese - ha aggiunto - perché il mio non è un posto di potere dal quale dimettersi».
Infine il complotto internazionale:
«Quello che sta succedendo è solo una provocazione da fuori, dall'estero, e che non ha nulla a che fare con i libici. Ci sono dei circoli esterni che stanno provocando tutto quello che sta succedendo, l'opposizione viene da fuori la Libia e se hanno deciso di attaccare il nostro simbolo siamo pronti a morire uno a uno per difendere il nostro Paese».
Il rifarsi al popolo, il complotto, l'impossibilità di dimettersi.
Dove l'ho già sentito?
Forse nello stesso paese dove un ministro non si dimette nonostante la parentopoli al ministero e le sue "imprese" nei confronti della cultura(Pompei, i teatri, etc).
Nello stesso paese dove uno dei responsabili del pià grande crac finanziario in Europa non si farà nemmeno un giorno di carcere (a Milano han chiesto 15 anni, ma li farà?).
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