Nessuno io mi chiamo; nessuno è il nome che mi danno il padre e la madre e inoltre tutti gli amici
24 luglio 2013
A proposito di titoloni
Prima pagina del corriere: "Il lavoro flessibile parte da Expo".
Si parla dell'accordo firmato ieri (a favore di telecamere) che è piaciuto a tutti, politici e sindacalisti, per assumere 800 persone in vista dell'Expo di Milano.
Ecco, la strada per creare lavoro (flessibile) piace così tanto al ministro del lavoro Giovannini che vorrebbe applicarla a livello nazionale.
Miracolo Expo?
Mica tanto: 195 sono stagisti, 300 sono lavoratori a tempo determinato (a partire dal 2015) e gli altri sono apprendisti.
Certo, in tempi di crisi, ci si accontenta, ma rimane veramente poco.
Poco per dedicargli una prima pagina, per un giornale che dovrà affrontare per i suoi 300 giornalisti milanesi la cassa integrazione a rotazione. Modello Fiat. Altro modello di flessibilità di successo.
Su Expo ci sono poi altri dubbi: che ne sarà delle aree dopo la manifestazione? Come mai alcuni grandi paesi non partecipano (USA e Gran Bretagna)?
Come stiamo facendo, concretamente per tenere fuori le mafie dagli appalti?
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