29 luglio 2013

Questa domenica di Caronte

Alcune cose da ricordare di questa domenica di piena estate.


B come barricate. Ma anche B come Berlusconi.
Se condannato (domani in Cassazione arriverà il processo Mediaset), rimettiamo il nostro mandato. Anzi, lo rimettiamo nelle mani di B. Ma non facciamo cadere Letta (il governo di scopo), ci penserà come al solito il PD a farlo cadere, prendendosi così pure le colpe.
Come previsto, è impossibile distinguere e disgiungere le vicende giudiziarie di B. da quelle della politica italiana e dunque dal governo. Governo che ha pronte tutte le riforme necessarie, scriveva ieri Scalfari, per farci uscire dalla crisi.
Sono tutte lì, pronte. Legge elettorale, riforme istituzionali, finanziamento ai partiti e omofobia.
Peccato. Se ci sarà la condanna, tutto questo bengodi salta via.
Suvvia, ma ci credete ancora? Su nessuno di questi punti c'è una condivisione.
Ma chi vogliono prendere in giro?


C come Caronte: ma si dovrebbe dire m come meteora, per quanto è durato l'allarme. Meteora che ha portato un caldo afoso (in stagione), e tanti servizi in televisione.
Avete capito che dovete bere molto?


M come miseria.
Papa Francesco, in Brasile alla giornata mondiale della gioventù: "Nessuno sforzo di 'pacificazione' - e' il monito - sara' duraturo, non ci saranno armonia e felicita' per una societa' che ignora, che mette ai margini e che abbandona nella periferia una parte di se stessa ".
Dai tempi della teoria della pacificazione (che pure Bergoglio non ha mai appoggiato direttamente), che non si sentivano queste parole.
Chissà se saranno sufficienti a fermare il calo dei fedeli in Brasile.


P come possesso.
Domenica, un altro caso di femminicidio. Forse colpa del caldo, della chiusura delle giornate mondiale dei giovani, delle notizie che arrivano dal mondo della politica (le primarie del PD, le riforme..), questa volta la notizia dell'omicidio di una donna a Massa Carrara (Cristina Biagi), è stata relegata un po' in fondo sui giornali.
L'assassino prima ha colpito prima il nuovo compagno della moglie e poi è andata a cercarla dentro il bar dove lavorava.


L'ha ammazzata davanti a tutti: mi ha ricordato, da un certo punto di vista, gli omicidi di mafia (quando è costretta a uccidere e suscitare una reazione della brava gente). Anche questi, fatti alla luce del sole, per ribadire un concetto semplice. Questa è cosa nostra, è il nostro territorio e questa è la nostra giustizia.


Deve essere un ragionamento che fanno molti dei maschi che uccidono le proprie compagne.

Le uccidono perché le considerano beni di loro proprietà, che non si possono allontanare, non possono ribellarsi.

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