Preferiscono passare per fessi, piuttosto che ammettere le loro (al momento solo presunte) colpe.
Sono i ministri che "non ne sapevano nulla", come Alfano. Che però subito dopo che la vicenda Kazaka, la rendition di Alma Ablyazov (e della figlia), uscì sulla stampa si affrettò a precisare che tutto era avvenuto nel rispetto delle regole.
Quali regole?
Si è chiesto allora Alfano cosa volesse da lui l'ambasciatore di quel paese, con tanta insistenza?
E' credibile che il suo capo di gabinetto non gli avesse riferito poi nulla, degli incontri in Questura?
Nessuno, nei ministeri coinvolti, ha voluto approfondire la richiesta. L'arresto di un pericoloso criminale internazione, su richiesta di un paese che non è proprio in cima nelle classifiche per il rispetto dei diritti umani.
Nessuno ha cercato su google quel nome, per capire chi fosse quella donna.
E ora preferiscono passare per fessi perché confidano in due cose. Verranno trovati alcuni capri espiatori su cui scaricare tutte le colpe.
E, secondo, tempo qualche settimana e di questa brutta storia ne parleranno in pochi, sparirà dalle prime pagine dei giornali.
Quelle che titolano "la rabbia di Alfano " (e aggiungono che diverse test dovranno cadere ..).
Ma , ripeto, possiamo crederci?
Noi come cittadini dovremmo sentirci arrabbiati e anche confusi.
Dal corpo di polizia non possiamo accettare questi casi dove non si capisce in nome di quali interessi (politici) si sia privata una persona della sua libertà personale.
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