Un caso di estero-vestizione di una
società italiana su cui indaga la Guardia di Finanza di Milano. La
relazione del giovane capitano che ha fatto l'ispezione che viene
accomodata, per far sì che da la maxi evasione da 1 miliardo di euro
venga “sanata” con una generosa transazione con l'Agenzia
delle entrate da 100 ml.
E' il primo racconto de “I fiori del
male”, la raccolta per Rizzoli sul tema del male. Che non
necessariamente ha le sembianze del mostro.
In questo caso il “male” è il
sistema che coinvolge i vertici della guardia di finanza, la finanza
dei salotti buoni, il mondo dei professionisti che si mette a
disposizione per far pagare meno tasse possibili alle grandi aziende.
Con mezzi leciti o anche illeciti. Blandendo quei pochi servitori
dello stato che vorrebbero fare il proprio dovere con le lusinghe del
male. Il lusso, la bella vita, le belle macchine.
Un mondo al di sopra della realtà della gente comune di cui fanno parte ricchi finanzieri, commercialisti dagli studi famosi, generali a tre stelle ...
Un mondo al di sopra della realtà della gente comune di cui fanno parte ricchi finanzieri, commercialisti dagli studi famosi, generali a tre stelle ...
Perché così attecchiscono i semi del
male dentro di noi: perché non siamo capaci di riconoscerli subito.
Il racconto di Carlo Bonini e
Giarcarlo De Cataldo “Il grifo”: il duro confronto tra
il giornalista che ci crede ancora nella verità, e l'ufficiale della
finanza che si è lasciato contagiare dal male
«Compresi che era arrivato il mio giorno la mattina che conobbi Treves alla Ring. E mi convinsi che resistere non serviva a nulla quando consegnai la mia relazione al generale Franzese. Mi disse di rimettere mano alle mie conclusioni per una “mera conclusione lessicale”. Ma poiché non ero un fesso, andai a trovare il professore prima di decidere. Non ci fu bisogno di fissare il prezzo. Gli fu sufficiente mostrarmi il suo schedario. Credimi, Davide, decine e decine di nomi. Ufficiali del corpo, burocrati, politici, qualche magistrato. Un libro mastro della corruzione. Ancora ricordo il sorriso di Treves e quello che mi disse: “Dove crede di andare, capitano? Il suo paese, il nostro paese, è questa roba qui. Deve solo decidere da che parte stare. Non le chiedo di non far rispettare la legge, ma di tenere conto delle compatibilità.” Compatibilità, capisci? Quella fu la parola che usò. Compatibilità. “Solo i fessi”, disse, “credono davvero che la legge sia uguale per tutti. È una delle tante sciocchezze che ci ha consegnato l'Illuminismo.”
Modificai “lessicalmente” le conclusioni della mia relazione la sera stessa. La consegnai il mattino dopo a Franzese e, tempo una settimana, fui proposto per un encomio solenne. Da allora non mi sono più fermato. Ho avuto tutto. Non ricordo neppure più quante altre Ring ci sono state da lì in avanti. Avevo superato la mia linea d'ombra» ..
Oggi
Sandrone Dazieri, autore del secondo racconto “Stallone”,
presenterà il
libro alla Feltrinelli di corso Buenos Aires a Milano. Non
mancate!
La
scheda del libro sul sito di Rizzoli.
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