29 agosto 2016

Presa diretta - Chi ha ucciso Giulio Regeni?

Chi ha ucciso Giulio Regeni?
Chi aveva paura del suo lavoro da dottorando in Egitto? Nell'Egitto del dittatore Al Sisi, che è anche un partner commerciale importante per la politica energetica (leggetevi il libro sull'Eni, Lo stato parallelo) del nostro paese.
Queste le domande che l'inchiesta di Presa diretta si farà nel corso del servizio di questa sera.

Se fosse un giallo, sarebbe una storia che piacerebbe poco ai lettori.
Un morto. Un responsabile facilmente individuabile. Una prima versione dei fatti imbarazzante e poco credibile.
Gli investigatori che, almeno inizialmente, si muovono con cautela.
E poi quando iniziano a chiedere agli investigatori ufficiali dati e informazioni, incalzati dall'indignazione delle persone che chiedono giustizia e verità, vengono subito stoppati.

Chi leggerebbe un libro con una storia del genere, senza nessun finale, dove ogni tentativo di avvicinarsi ai responsabili si infrange contro un muro di gomma?
Già, il muro di gomma, come la metafora inventata per il caso Ustica, uno dei misteri d'Italia, o forse sarebbe meglio dire dei segreti d'Italia.
E il caso Regeni, nonostante le ripetute rassicurazioni del governo italiano, rischia di diventare questo. Un altro segreto italiano.
Una storia che deve finire nell'oblio, perché non interessa a nessuno andare avanti a scavare.
Nell'oblio la morte di un ragazzo italiano che stava compiendo degli studi in Egitto, l'oblio sui depistaggi del governo egiziano e della polizia egiziana, l'oblio sul rifiuto di collaborazione da parte dell'università inglese per cui Giulio lavorava. L'oblio sulle torture. L'oblio sulle menzogne.



Questa sera in esclusiva Presa diretta manderà in onda l'intervista al colonnello Afifi (oggi in esilio) di Giulia Bosetti, una delle persone che sostiene di conoscere la verità sulla morte di Giulio: "Regeni è stato arrestato e torturato da poliziotti in borghese e da uomini dei servizi segreti perché sospettavano che fosse una spia straniera che stava svolgendo attività di spionaggio in Egitto".

I giornalisti hanno raccolto diversi dubbi sulla deposizione del leader del sindacato degli ambulanti a Il Cairo: a parlare è il giornalista egiziano Ahmed Ragab "Mohammad quando l'ho intervistato, ha parlato male di Giulio, dicendo che sospettava che fosse una spia straniera e che per questo i loro rapporti si erano deteriorati. Questo è una bugia, perché è stato Giulio Regeni invece ad allontanarsi da lui, dopo che Mohammad Abdallah gli aveva chiesto del denaro. Ho saputo che Mohammad Abdallah chiedeva continuamente a Gulio Regeni soldi, cellulari, viaggi, regali. Io penso che sia stato Muhammad Abdallah a denunciare Giulio".

Infine, l'intervista ai genitori di Giulio: “tutti ci chiedono di andare avanti” hanno raccontato di fronte a Riccardo Iacona.
Un'inchiesta importate, a cui Giulia Bosetti ha lavorato per cinque mesi. Come spiega lo stesso Iacona nella presentazione del servizio sul Fatto Quotidiano: 
".. le nostre sono sempre inchieste-evento perché bisogna legare insieme tutto ciò che non capiamo e ci getta nel panico, la cronaca e la crisi economica e le guerre, ora anche il terremoto. Le cose vanno capite in profondità, non possiamo rimanere schiacciati da un racconto di superficie che fomenta le paure della gente e riempie, anche di voti, i serbatoi degli xenofobi".


TERREMOTO ZERO PREVENZIONE. 
Nel corso della puntata si parlerà anche d'altro: un'intera pagina sarà dedicato al terribile terremoto del 24 agosto in centro Italia. Presa diretta si era occupata di terremoti, di ricostruzione e delle norme antisismiche (non sempre rispettate) nelle precedenti puntate dedicate al terremoto del 2009 a L'Aquila.
Iacona e i giornalisti della trasmissione sono andati ad Amatrice e negli altri luoghi colpiti dalle scosse: in questi piccoli comuni ci sono state quasi le stesse vittime del terremoto dell'Aquila (che furono 309). Come è possibile tutto ciò? Come si è costruito in questi comuni? Ci sono state morti che potevano essere evitate?
Perché in Italia si parla di prevenzione solo DOPO che avvengono le tragedie?
Si può parlare di una tragedia annunciata?

LA RESISTENZA VERDE.
Infine, una storia positiva: il successo dell'impresa di Daniela Ducato, nel Sulcis che in pochi anni è passato dalle miniere alla miseria.
Con la sua impresa di bio edilizia, trasforma le eccedenze delle lavorazioni agricole, in materiali per l'edilizia.
Il servizio è di Danilo Procaccianti e sul sito dell'Unione Sarda trovate un'anteprima:
Sarà Daniela Ducato, la protagonista della storia positiva della prima puntata della nuova stagione di Presa Diretta, la trasmissione di inchiesta in onda domani su Raitre.A incontrare l'imprenditrice è stato il giornalista Danilo Procaccianti, autore del servizio "La resistenza verde" che verrà trasmesso domani in chiusura del programma di Riccardo Iacona.Daniela Ducato ha avuto una grande intuizione: trasformare le eccedenze delle lavorazioni agricole in materiali per l’edilizia. Qualche esempio?Dalle eccedenze del latte si ottengono collanti per le pareti; dalla lana delle pecore isolante termico; dalla sottolavorazione dell’olio d’oliva un prodotto che va a dare fortificazione alla malta.La storia nasce nel Sulcis, uno dei territori più poveri d’Europa con più di 30.000 disoccupati su 135.000 abitanti.Abituata alla cultura della “resistenza e non dell’assistenza” Daniela ha fondato l’associazione Casa Verde CO2.0, una rete di decine di aziende – in Sardegna ma anche nel resto d’Italia – unite dai valori della bioedilizia. Una filiera che sta producendo centinaia di nuovi posti di lavoro e prodotti richiesti in tutto il mondo.L’ultimo nato è il disinquinante Salvamare Geolana SeaCleanup, un ‘mangia petrolio’ in pura lana nato grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari, in particolare con i dipartimenti Scienze Biomediche e di Ingegneria Sanitaria.

La scheda:
Riparte PRESADIRETTA di Riccardo Iacona, dal 29 agosto ogni lunedì in prima serata. Nella prima puntata ci sarà una pagina straordinaria, dedicata alla tragedia che ha colpito il centro Italia: TERREMOTO ZERO PREVENZIONE. Riccardo Iacona è stato ad Amatrice e negli altri comuni colpiti a raccontare la cronaca delle scosse che continuano, la cronaca di una tragedia annunciata. Perché ancora una volta si torna a parlare di prevenzione solo dopo la tragedia? Nei piccoli comuni colpiti il numero dei morti ha quasi raggiunto quello causato nel 2009 dal terremoto dell’Aquila, all’epoca un Comune di quasi 80mila abitanti, dove i morti furono 309.  Perché tante vittime anche oggi nonostante il sisma abbia colpito piccoli e piccolissimi centri? Quanti morti potevano essere evitati?Un nuovo ciclo di PRESADIRETTA, 5 puntate con diverse inchieste ogni settimana, che toccheranno i temi più caldi dell’attualità e alcune tra le tematiche care a PresaDiretta. Una nuova stagione ancora più ricca e combattiva.Si comincia con un’importante inchiesta,  CHI HA UCCISO GIULIO REGENI?  e con un’ESCLUSIVA: l’intervista di Riccardo Iacona a PAOLA e CLAUDIO REGENI, genitori di Giulio il giovane ricercatore italiano di 28 anni sequestrato e ucciso in circostanze ancora misteriose al Cairo. E’ la prima volta che parlano con un giornalista e la loro è un’intervista importante, perché quella di Giulio è una morte ancora senza colpevoli. “Abbiamo bisogno della politica italiana. Noi dobbiamo arrivare alla verità diretta, vera, non finta” (Paola Regeni).Con l’inchiesta CHI HA UCCISO GIULIO REGENI?  PresaDiretta  dunque, prova a raccontare la personalità  del ricercatore italiano barbaramente ucciso e a ricostruire cosa è accaduto davvero in Egitto. A chi può aver dato fastidio il lavoro di Giulio Regeni? Chi ha voluto che fosse catturato e torturato? Quanto conta per l’Occidente l’Egitto, come ago della bilancia nel tormentato scacchiere mediorientale?  Quali speranze abbiamo di ottenere la verità?PRESADIRETTA ha lavorato mesi per ricostruire i fili di questa storia, per gettare luce su un terribile omicidio sul quale dalle autorità egiziane, a sette mesi dal ritrovamento del corpo, non e’ arrivata alcuna verità, semmai tanti depistaggi. L’inchiesta e’ stata girata tra l’Italia, gli Stati Uniti, la Turchia, la Gran Bretagna  ed e’ ricca di testimonianze, documenti e interviste in esclusiva. PRESADIRETTA è andata in Egitto, al Cairo, per raccogliere la testimonianza degli amici di Giulio Regeni e ha ricostruito nel dettaglio il lavoro di ricerca svolto dal giovane  italiano. Un lavoro molto duro e pericoloso in un contesto, come quello egiziano,  dove la libertà di stampa è limitata e dove la violazione dei diritti civili e umani è costante e quotidiana.E per chiudere una storia positiva, una storia bellissima. L’abbiamo chiamata RESISTENZA VERDE , perché la protagonista, la signora  Daniela Ducato Cavaliere della Repubblica per meriti ambientali,  con le sue idee “verdi”  sta dando da lavorare a centinaia di persone. E questo accade  in Sardegna, nel Sulcis, dove la disoccupazione ha numeri record, uno dei territori più poveri d’Europa. Una storia che insegna a resistere.“CHI HA UCCISO GIULIO REGENI?”, “TERREMOTO ZERO PREVENZIONE” e “RESISTENZA VERDE” sono  un racconto di Riccardo Iacona con Giulia Bosetti,  Fabrizio Lazzaretti, Danilo Procaccianti, Raffaella Pusceddu, Andrea Vignali, con la collaborazione di Elena Marzano, Raffaella Notariale.  

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