Divento un meridionalista convinto,
quando sono lontano dal sud.
Cioè, intendo, dal sud vero, non
quello degli stereotipi, da prime serate RAI: Una notte per Caruso,
una notte per padre Pio ..
Il sud che mi fa diventare
antimeridionalista quando ne sono lontano è quello dei bus che non
ci sono, delle spiagge con gli impianti semi abusivi senza servizi da
cui la gente scappa, del caos del traffico, delle campagne bruciate,
delle strade strette, col serpentone di auto che procede a passo
d'uomo, degli ospedali con gli annunci di chiusura come fossero
annunci di sfratto..
Poi, ogni volta che scendo qui, al vero
sud, capisco il perché. Il perché di quella cosa che spesso è
scambiata per rassegnazione.
Forse bisognerebbe esserci nati qui per
capire. Aver passato anni per cercare di cambiare cose, per arrivare
alla conclusione che l'importante è vivere, o sopravvivere.
La mia conclusione è che ogni
ministro, ogni amministratore che intenda anche solo parlare di
questione meridionale dovrebbe viverlo veramente questo sud.
Farsi da pendolare la statale 18 da
Vallo della Lucania a Battipaglia per lavoro.
Farsi curare a Roccadaspide.
E domenica trovare un posto per
l'ombrellone alla spiaggia pubblica.
Sperando che non gli succeda
un accidente, visto che in questo posto turistico non c'è un vero
pronto soccorso.
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