Non hanno bucato il canotto ai migranti una volta accolti.
Non hanno sparato né aggredito gli scafisti.
La colpa imputata alla ONG tedesca Jugend Rettet è quella di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, sulla base di dichiarazioni di altre ONG che operano nelle stesse zone, riferite ad operazioni di salvataggio avvenute nel 2016.
Ma il sequestro della nave Iuventa è avvenuto ieri, dopo che la ONG non ha firmato il codice di condotta.
Un caso forse.
L'obiettivo è scoraggiare le ONG a salvare gli immigrati (i taxi del mare), sperando che i trafficanti impietositi dalle morti non li trasportino più sui gommoni.
Può darsi che andrà a finire veramente così, sebbene non scommetterei molto sul buon cuore degli scafisti.
Sicuramente i flussi migratori dai paesi centro africani verso le coste libiche non si interromperanno: il codice di condotta e le fregate che manderemo a pattugliare le coste non interromperanno le carestie, la fame e la corruzione dei governi africani. E nemmeno il saccheggio delle risorse di questi paesi.
Come ai tempi del regime di Gheddafi, si spera che la Libia diventi un'enorme centro di detenzione per migranti (come in Turchia per i siriani).
Così la nostra coscienza di bravi occidentali, difensori dei valori cristiani, può rimanere immacolata.
Tra questi valori, dovrebbe esserci anche l'essere umani, la solidarietà.
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