10 febbraio 2022

Indaga, detective: 12 indagini degli investigatori più amati dai lettori


La pandemia ci farà compagnia ancora per un po', forse, lo dico incrociando le dita, la fase più problematica l'abbiamo alle spalle, sebbene questo non significhi che non dobbiamo più rispettare qualche norma di sicurezza (e nemmeno vuol dire che dobbiamo considerare la situazione di prima “normale”).

Sempre incrociando le dita potremo riprendere ad incontrarci, non più solo all'aperto ma anche al chiuso, con qualche precauzione: dobbiamo rifarci, noi lettori di libri gialli, di tutte le presentazioni che sono saltate in questi mesi di chiusure parziali o meno.

Da queste considerazioni è nata l'idea di questa raccolta: lo racconta lo scrittore Paolo Roversi (presente anche lui col suo protagonista Enrico Radeschi), parlando della sensazione di distanza e di straniamento nel corso della passata rassegna del festival Nebbia Gialla del 2021, quando non ci si poteva abbracciare o stringere la mano per timore del contagio.

Stavamo vivendo giorni strani, pieni d’incertezza e anche di smarrimento; desideravamo ardentemente ritornare alla normalità quando ancora i divieti erano superiori alle possibilità

Assieme ad altri quattro autori (Ferraris, Pandiani, Varesi e De Nittis) è venuta fuori l'idea di scrivere questa raccolta di racconti gialli ambientata nel corso o all'approssimarsi della pandemia: una “una galoppata fra città e province, in epoche vicine e lontane, sempre all’insegna della suspence” che, a mio giudizio, colpisce proprio nel segno.

Non solo per la qualità dei racconti che qui leggerete, ma soprattutto perché forse per la prima volta troviamo tra i coprotagonisti (o a volte tra le comparse) il covid. Un virus con cui ancora dobbiamo fare i conti: come ci ha cambiato, con quali occhi nuovi ci ha fatto vedere il mondo attorno.

Napoli, prefazione di Giovanni Ricciardi

Eccoli qua i dodici scrittori i dodici racconti, con una prefazione del (solitamente) refrattario commissario Ricciardi, investigatore nella Napoli degli anni '30

Voi ci chiamate seriali, perché avete la fissazione di osservare i racconti come fossero un prodotto commerciale; noi preferiamo definirci piccole ossessioni, nella consapevolezza di quanto sappiamo annidarci nelle vostre menti e diventare in qualche modo essenziali, compagni dei nostri pensieri.

Personaggi che abitano il mondo della nostra fantasia e che magari, come forse ha promesso Maurizio De Giovanni col suo Ricciardi, tornerà a trovarci.

Milano

Sandrone Dazieri Il codice Gratta e Vinci

Un racconto in onore dello scrittore milanese Andrea Pinketts, sin dall'incipit

Le sfighe arrivano trasportate da un carrello ferroviario. Ci sono a bordo due vecchi con la salopette che spingono la sbarra per far muovere le ruote e intanto scelgono a chi andare nella schiena.

Quanto può essere pericoloso mettersi sulle tracce di un Gratta e vinci, tra autogrill sperduti nel nulla, Locarno e Milano?

Paolo Roversi, Omicidio a domicilio

Fu solo la fortuna a salvarlo; se si fosse fermato un poco più a destra sarebbe morto. Questo pensò quando dal cielo piombò un uomo, schiantandosi accanto a lui e alla spesa.

A volte, se si è molto sfortunati (o fortunati a secondo del punto di vista) ad un investigatore il morto può capitarti tra capo e collo. Letteralmente come succede a Enrico Radeschi, nel mentre si sta ritirando nel suo appartamento, nelle ore prima del lockdown.

Un suicidio o forse c'è dell'altro?

Gianluca Ferraris Money Transfer

Esiste un limbo orario durante il quale ogni città, persino Milano, somiglia alle sue campagne. La luna è pallida, quasi trasparente, appesa a un cielo bianco e freddo.

Ritorna l'avvocato Ligas, alle prese con uno di quei casi che ogni avvocato vorrebbe evitare, le difese d'ufficio. Per di più, in questo caso, l'indagato (un ex brigatista che ha scontato in carcere la sua pena), è anche stato riconosciuto. Stava nei pressi di una impiegata di un money transfer, che ha subito una rapina.

Ma Ligas, che apprezza il covid perché almeno gli ha svuotato i bar, saprà andare al di là della soluzione facile.

La citazione:

«Le guerre tra poveri sono le uniche dove il sangue scorre davvero.» «Bella questa, di chi è? Mao?» «No, Scerbanenco.»

Milano e Colico

Rosa Teruzzi , Cenerentola rumena

Era passato troppo poco tempo dall’ultima volta in cui lei – una fioraia specializzata in bouquet di nozze, con la passione per i libri gialli – si era lasciata convincere dalla madre a ficcare il naso in un vecchio caso irrisolto,..

Il trio di investigatrici del Giambellino si è spostato a Colico, su all'inizio della Valtellina: nessuna vacanza, ancora una volta si troveranno dentro una indagine, che riguarda un vip e una bella ragazza , a cui volevano far credere che la favola di Cenerentola fosse vera.

Torino

Enrico Pandiani Nel girone più in basso

Il racconto più nero: non solo perché ambientato di notte, ma perché parla dei girone che si trova più in basso nell'inferno umano, dei derelitti, dei senza tetto, immigrati senza documenti, irregolari (dunque secondo una parte della politica italiana, criminali).

Un'investigatrice torinese deve ritrovare una ragazza nigeriana scomparsa, in mezzo a quella folla di disperati, la cui sopravvivenza è legata a quel poco di carità di volontari che girano di notte tra le piazze e le vie di una Torino cupa. Infernale.

se la vita può essere un inferno, c’è sempre qualcuno a cui tocca un girone più in basso

Parma

Daniela Grandi L'ultima notte

Il racconto più adrenalinico dei 12 perché si svolge tutto nelle poche ore prima della chiusura totale del paese, nello scorso marzo.

Il telegiornale in sottofondo ripeteva le notizie che già dalla sera prima rimbalzavano di casa in casa: il virus, le zone rosse,

In queste ore c'è un uomo che ha fretta di trovare una nuova vittima, una di quelle donne sole, deboli, che cattura usando lo stesso schema degli annunci sul web.

E, contemporaneamente la marescialla Nina Mastrantonio deve scovarlo, per mettere fine ad una scia di delitti che ha individuato. Con qualche difficoltà: il poco tempo a disposizione, il sentirsi sola perché i colleghi in quel momento sono preoccupati dal virus. E poi il colore della sua pelle, che non sempre aiuta.

.. una cosa era ormai evidente agli occhi di Nina: se l’assassino intendeva colpire, sapeva di doverlo fare prima del lockdown.

Ferrara

Paolo Regina La bicicletta di De Nittis

A volte anche il banale furto di una bicicletta, sebbene vecchia, può portare, per le strane vie del destino, a sviluppi investigativi più importanti. E' quello che capita al capitano della Finanza Gaetano De Nittis a cui fregano la sua Bianchi sotto gli occhi, quasi.

Fu in quel preciso momento che De Nittis comprese tutto. E capì che l’immagine che aveva davanti agli occhi lo avrebbe perseguitato per molto, molto tempo.

Fino a dove può spingersi l'avidità umana?

Genova

Paola Ronco e Antonio Paolacci Umbre de muri

Il racconto della coppia Ronco e Paolacci, che prende il nome da una canzone di De Andrè, è ambientato in un quartiere di Genova dove, tanti secoli prima, erano stati rinchiusi i prigionieri pisani dopo la battaglia di Meloria. Dicono che ancora oggi, tra le mura dei vicoli di questo quartiere, si sentano i lamenti dei prigionieri morti di stenti.

L’uomo schiarì la voce e prese fiato. «Credo di essere in grave pericolo. Ieri sera ho partecipato a una seduta spiritica e…»

Anche la vittima, in questa indagine del vicequestore Nigra, si parla di fantasmi. Di quelli che si invocano nelle sedute spiritiche e di quelli veri, invece, delle persone che abbiamo fatto soffrire.

I fantasmi esistono eccome, ma non sono una cosa paranormale: sono i riflessi di profonde ingiustizie.

Firenze

Leonardo Gori Il pescatore verde

Collodi aveva una vaga idea di chi fosse quell’uomo, perché per il suo mestiere di giornalista e di novelliere, si occupava sovente, con curiosità e repulsione, dei tipi umani più dolorosi e solitari

Carlo Lorenzini, detto Collodi, è protagonista di questa indagine ambientata nella Firenze negli anni successivi al passaggio della capitale a Roma, quando fu rovinata da una violenta speculazione edilizia che ne trasformò i quartieri.

Come quelli dove vivono i reietti, gli ultimi, anche bambini costretti ad arrangiarsi per vivere a scansare i pericoli. Ma nella vita non ci sono solo i cattivi, i miserabili e gli oppressori.

… quel pianto mi ha suscitato la necessità quasi dolorosa di raccontare una storia. Perché è la compassione, delegato, che ci salva, e che nel profondo ci accomuna, voi sbirri e noi scrittori.

Da questa esperienza (che è in realtà frutto dell'immaginazione di Gori), Collodi avrebbe tratto lo spunto per un suo racconto, su un burattino che voleva diventare come un bambino.

Siena

Valerio Varesi Micromega

Questo è il romanzo più duro: usando l'immaginazione (e la sua esperienza di cronista e di conoscitore della storia nera italiana), Varesi si immagina la riunione dei membri di una loggia segreta, che con le sue trame, i suoi ricatti, la sua capacità di aver occupato tutti i gangli dello Stato, della finanza, del giornalismo, è riuscita a manovrare la politica italiana.

Avete in mente Gelli e la sua P2?

Si, ma quella che vi sorprenderà è il finale. Che è un monito per la china pericolosa che sta prendendo il nostro paese. Dove la democrazia, la volontà popolare, la sovranità che appartiene al popolo sono solo frasi fatte. La democrazia, il potere, è altrove. Nelle segrete stanze dove ci porta Varesi.

Occupare le televisioni, condizionare l'informazione, muovere gli appalti nella direzione giusta. Infiltrare l'opposizione. Arginare le poche sacche di libertà e di libero pensiero. Imbrigliare la magistratura.

Tutto nell'alveo, ai confini, delle regole democratiche, nessun colpo di Stato, oggi non servono.

Basta aspettare che questo livellamento verso il basso della democrazia porti ai primi scicchiolii

aspettiamo il giorno che esso produrrà i primi crolli sulla superficie. Solo a quel punto potremo cominciare a ricostruire e a modellare la società a modo nostro

Ma a cosa può portare lo “svuotare la zucca della democrazia”?

Che effetti può produrre questo virus, peggiore del covid?

Pescara

Romano De Marco Il mare a settembre

Il mare di fine settembre è un inganno. Ti ammalia come lo sguardo di una bella donna,...

Per la vicequestore Laura Damiani, della squadra mobile, appena trasferita alla Mobile di Pescara, l'inganno avrà le forme di una ragazza, una bella ragazza, trovata morta dentro uno stabilimento balneare all'indomani della festa per la chiusura estiva.

E sarà un inganno causato dalle testimonianze dei conoscenti della vittima dove ciascuno accuserà l'altro. Fino alla scoperta del vero assassino.

Che ha tolto il domani ad una ragazza per vendetta. Ma che domani ci sarà per la vicequestore Laura Damiani?

Il mare di fine settembre è spietato. Ti mostra le cose per quello che sono veramente, ti fa comprendere che tutto ha una fine, nonostante siamo abituati a fingere,

Londra

Luca Crovi Il diavolo fa solo le pentole

Luca Crovi ci porta a Londra con un racconto che ha come protagonista niente poco di meno che Sherlock Holmes, alle prese col suo alter ego, il personaggio raccontato nei romanzi di sir Conan Doyle.

Come fare per non vedersi rovinare la sua reputazione da quei romanzetti pubblicati dalla casa editrice Strand?

L’investigatore più famoso e ammirato di Londra deve diventare il più stupido d’Inghilterra. Il più vituperato e sbeffeggiato dai giornali

Occorre stringere un patto col diavolo, col suo nemico mortale, Moriarty.

Ma, attenzione «.. il diavolo, come dice il proverbio, fa le pentole e dimentica i coperchi.»

La scheda del libro sul sito di Piemme editore

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