Gigi Moncalvo è stato condannato per i suoi articoli scritti sulla Padania nel 2003, nei quali accusava Frediano Manzi, leader si SOS usura, di agire con scopo di lucro.
Dalla deposizione di Manzi:
«Dal 1997 sono presidente dell’associazione Sos Racket Usura – ha raccontato -, che offre aiuto alle vittime: tramite i nostri telefoni riceviamo le segnalazioni, poi spingiamo chi ci contatta a denunciare tutto alle autorità, oppure lo facciamo noi. Nel giugno 2003 abbiamo ricevuto segnalazioni anonime di alcuni prestasoldi dentro il casinò di Lugano. Un mese e mezzo dopo la tv della Svizzera italiana Tsi mi ha contattato e chiesto se avevo voglia di andare al casinò a verificare la situazione. L’ho fatto e, con l’aiuto di alcuni dipendenti della struttura, ho riconosciuto personaggi che facevano giri strani con i soldi».
Di qui la denuncia alla procura di Lugano per ipotesi di usura e riciclaggio e, per conoscenza, a quella di Milano per l’antimafia. Scoppia lo scandalo, se ne occupano parecchi giornali, fra i quali la Padania:
«Mi hanno definito in un titolo l’ufologo di Gallipoli che sta prendendo in giro il Ticino – ha detto Manzi –. Mi hanno fatto una serie di accuse personali incredibili, sono rimasto scioccato. Da allora ho avuto una serie di danni: per settimane ho ricevuto decine di telefonate di minaccia di morte, di voci che facevano riferimento proprio all’articolo della Padania. Ho ricevuto anche un proiettile a casa, ho dovuto cambiare residenza, insieme alla mia compagna».
Moncalvo è passato alla cronaca per aver querelato un blogger, per aver picconato la Rai dalla Padania per poi diventarne capostruttura e per farsi il segno della croce prima di ogni sua tramissione.
Technorati: Gigi Moncalvo, usura
3 commenti:
Che una persona così preparata ed equilibrata sia stata vittima dei giudici comunisti mi addolora profondamente.
Davvero.
No, davvero.
Non mi credete?
Fate bene...
Sono lieta della condanna a Moncalvo, personaggio incoerente, fazioso ed estremamente livoroso.
non sarebbe male informare che le accuse di manzi contro la fun time ( societâ che aveva un contratto con il casinò di lugano) e ilario legnaro si sono rivelate infondate e che ora il manzi é inquisito per diffamazione, mentre il Corriere della Sera é stato condannato a risarcire la societâ svizzera e il Legnaro
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