09 maggio 2006

Sono tornati i comunisti?

Sembrerebbe di sì, a leggere quello che scrive Socci su Libero.
Poi uno legge il proclama di smobilitazione di Fassino sul
Foglio e cambia idea. Contr'ordine compagni, si torna indietro. Tutta la campagna contro Berlusconi e le sue gesta può essere smontata. Mettiamoci d'accordo, noi e voi ..
Dal proclama in 4 parti:

  • Primo: “L’assicurazione che se il governo di Prodi dovesse entrare in crisi si tornerà a votare, in base al principio tipico delle democrazie dell’alternanza per cui la legittimità di una maggioranza e di un governo viene dal voto dei cittadini”.
  • Secondo: “Da capo del Csm, un presidente che eserciti la funzione di garanzia operando – come ha fatto Ciampi – per evitare ogni possibile cortocircuito tra giustizia e politica”.
  • Terzo: “Sulle grandi scelte di politica estera un presidente che favorisca la massima intesa possibile”.
  • Quarto: “All’indomani del referendum che – come noi auspichiamo – boccerà la revisione costituzionale della destra, si riprenda un confronto tra le forze politiche sulle istituzioni che consenta di portare a conclusione una transizione istituzionale da troppi anni incompiuta”.

E questi sarebbero i feroci comunisti? Come D'Alema che (parole di Confalonieri) "è un uomo di parola"?
Come Fassino che vuole evitare i cortocircuiti tra giustizia e politica (leggi i processi in corso all'ex premier), magari con un nuovo
Lodo Maccanico (-Schifani), bocciato dalla Corte Costituzionale proprio perchè incostituzionale. Che sulla politica estera vuole cercare le intese, dopo che la CdL ci ha mandato in guerra senza cercarle, le intese?

Già non si ode più parlar di conflitto di interessi, questione morale, precariato (Solo voci di riforma) ...
State tranquilli, i comunisti, se ancora esistono, non sono quelli al governo. Tutto questo gridare ai comunisti, mi sembra tutta una gara a tirare sul prezzo.

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