12 novembre 2014

In galera

Giornate di assoluzioni o prescrizioni o delle formule "il fatto non sussiste".
O per "non aver commesso il fatto", come i due boss dei casalesi che non hanno minacciato Saviano e Capacchione. Ha fatto tutto il loro avvocato .. a loro insaputa.
Dopo le prescrizioni (o assoluzioni), ci tocca risentire le formule di rito dei garantisti (coi potenti): chi paga? Chi risarcisce? ..
Come se la prescrizione di Andreotti cancellasse le rivelazioni fondare dei pentiti e i suoi rapporti con la mafia.
E lo stesso vale per Schifani. E la sua contiguità con esponenti di Cosa Nostra.
Come se l'operato della commissione grandi rischi non fosse censurabile di per se. Non era prevedibile il terremoto, ma nemmeno che non ci fosse la scossa.
Come se comprare casa con vista Colosseo, non sapere chi paga, fosse accettabile da parte di un politico.
Come se possiamo accettare che una persona sana, sebbene con problemi di tossicodipendenza, possa morire in carcere e che la burocrazia dei regolamenti impedisca le visita dei genitori per giorni.
Come se portare all'estero le aziende che possiedono i marchi, per pagare meno tasse, fosse azione da patriota.
Come se i patteggiamenti cancellassero reati e corruzione sulle opere pubbliche.

In galera? Si, gli assalitori feroci di Salvini.
Oppure i cittadini della Liguria e del nord Italia, perché se le loro case sono sommerse dal fango alla fine è colpa loro.
Ecco, forse i colpevoli siamo noi.

Nessun commento: