25 novembre 2014

Sulla violenza contro le donne

E' proprio di ieri la condanna per omicidio di un manovale nel frosinate, accusato della morte della moglie.
Dopo essere stata soffocata, il compagno aveva nascosto il cadavere in un muro della casa.
Per un criminale che viene condannato, per un reato di violenza contro le donne, quanti sono però i maschi italiani che la fanno franca?
Il 70% dei casi di stupro avviene tra le mura domestiche: il mostro è il compagno, il marito o l'ex.
In questi casi, come fai a denunciare chi ti ha fatto violenza sapendo che, dopo, una volta a casa, sei ancora da sola?

Ecco perché è importante, per mettere fine alla violenza contro le donne (179 casi registrati nel 2013, una donna ammazzata ogni due giorni), investire non solo negli spot che oggi vedremo girare in tv, ma anche nei centri e nelle case di assistenza.
Posti che sono in grado di accogliere le donne e tenerle lontane da casa, magari anche coi figli.
Perché domani è un altro giorno e noi maschietti presumibilmente ci dimenticheremo di tutto. Ma per queste donne no.
A queste bisogna dare un percorso che le porti al sicuro.

I centri antiviolenza oggi sono in protesta contro il governo che impone loro un'apertura h24, peccati che ciascuno di questi abbia ricevuto solo 6000 euro per due anni.
Ma in compenso oggi, alla kermesse dedicata da Palazzo chigi alla giornata contro la violenza sulle donne, verrà inaugurato un hashtag nuovo, #cosedauomini.
Tra i partecipanti all'evento “Vincere la partita più importante: quella contro la violenza sulle donne” anche il ministro Boschi.
E personalità del calcio e dello spettacolo.

E domani? E poi?
Ecco, poi Renzi si arrabbia se gli rinfacciano la sua politica degli spot e dei tweet.
Ma il tema della violenza contro le donne è una questione seria che va affrontata a partire dall'insegnamento nelle scuole, coi centri di rieducazione per le persone violente, investendo nelle case di accoglienza.
Un hashtag mi sembra veramente troppo poco.

Riccardo Iacona che per Presa diretta ha condotto un'inchiesta su questa violenza vigliacca, ha scritto un libro per Chiarelettere "Utilizzatori finali", un libro sul lato nascosto di noi italiani: "Sesso, potere, sentimenti. Il lato nascosto degli italiani".

“QUANTO È GRANDE QUELLA PARTE DI UOMINI A CUI PIACE COME PAZZI TENERE SOTTO LE DONNE? PER RISPONDERE OCCORRE IMMERGERSI FIN DENTRO LA PANCIA DEI MASCHI ITALIANI, SENTIRNE TUTTI I BORBOTTII E SOPPORTARNE TUTTI I MIASMI... NON È UN RACCONTO FACILE DA MANDARE GIÙ, MA È QUELLO CHE SIAMO. E QUESTO È QUELLO CHE ABBIAMO VISTO.”
Riccardo Iacona
Cosa c'entra, direte voi, la violenza di genere con la prostituzione? Il libro è un racconto di quello che sta diventando le relazioni di coppia in Italia, di quello che sta diventando il sesso, della concezione della donna per il maschio italiano.
E prima ce ne rendiamo conto, noi maschietti, prima ne usciremo da questi problemi.

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