23 novembre 2014

Report – Mps: l'affare europeo (non solo italiano)

Del servizio di Paolo Mondani (con Elisabetta Gherardi) ne ha già dato un'anticipazione Davide Vecchi sul Fatto Quotidiano: riguarda i dubbi sulla morte del capo della comunicazione di Mps David Rossi, uno dei collaboratori di Mussari. Suicidio dice la procura: si sarebbe ucciso lasciandosi cadere di spalle dalla finestra del suo ufficio.
Suicidio, nonostante sul corpo ci siano segni di abrasioni, di ematomi: l'autopsia non ha spiegato tutto e i periti non sono d'accordo sulle cause della morte. Potrebbe anche essere un omicidio: qualcuno potrebbe averlo spinto al suicidio o peggio.
Sul FQ trovate il video in esclusiva con gli ultimi istanti di vita di Rossi: altre persone erano vicine al cadavere negli istanti successivi la morte


Un altro mistero sulla banca, MPS, che è già stata salvata una volta dal contribuente italiano grazie ai Monti bond. Ma ora la BCE ha rilevato come di miliardi ne servano altri, per rispettare i vincoli bancari: Mps non ha superato gli stress test. E ora da problema italiano potrebbe diventare problema europeo.
Di certo, in questo mistero, c'è che i vecchi amministratori hanno gestito male la banca e ora i costi della malagestione ricadono sul contribuente. Sia in termini di salvataggio dell'istituto sia in termini occupazionali.
Il caso Mps è indice dell'incapacità del sistema bancario di autocontrollarsi (ci ricordate gli scandali dei furbetti del quartierino, di Antonveneta?): da Consob all'Abi alla Banca d'Italia. E tutto questo dovrebbe far riflettere, quando si sente dire che la magistratura deve rimanere fuori dalle scelte economiche e finanziarie in questo paese.

Il 6 marzo 2013 muore, cadendo dalla finestra del suo ufficio, David Rossi, capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena. La Procura di Siena apre immediatamente un’inchiesta per istigazione al suicidio, archiviata un anno dopo. La moglie di David Rossi non crede alla volontarietà del gesto e sono molti i dubbi che Report passa in rassegna, dalla dinamica della caduta alle forti pressioni che stava vivendo il marito, sino ai particolari della perizia legale e alle “stranezze” accadute nei minuti seguenti la morte di Rossi.La banca più antica del mondo è stata travolta da uno scandalo finanziario senza precedenti. Dall’acquisto di Antonveneta, nel novembre del 2007, una serie di operazioni spericolate portano l’istituto senese sull’orlo del tracollo. Il cosiddetto Sistema Siena, una rete a maglie fitte costituita da politica, finanza, istituzioni e massoneria, che per anni ha governato la città, si è sgretolato. La magistratura di Milano e Siena indaga. A finire sotto inchiesta sono gli ex vertici del Monte dei Paschi.Ma Banca d’Italia e Consob che dovevano controllare la regolarità delle operazioni sui derivati, poi rivelatisi disastrosi, sapevano che fine stava facendo la banca. Come sapevano delle condizioni disastrose dei conti di Antonveneta, comprata da Giuseppe Mussari a un costo esorbitante. Mentre lo scorso ottobre la Banca Centrale Europea boccia agli stress test il Monte dei Paschi, dichiarandolo la peggior banca europea.

Anteprima su Reportime

Il tumore assistito Bernardo Iovene: il secondo servizio della puntata riguarda le cure assistite per i malati di tumore. Un sistema innovativo nella sua semplicità: dare assistenza anche psicologica al malato, anche a domicilio. Un sistema che rimane in piedi per lo più grazie alle donazioni dei privati. Forse anche perché, lavorando nella casa del paziente, non ci sono grandi appalti da dividersi con gli amici. Eppure ANT Italia e fondazione Bimbo Tu sono due realtà che andrebbero prese ad esempio nella sanità. Se si volesse mettere al centro il malato e non altri interessi.
Luigi è morto il 23 settembre con un tumore osseo, aveva 15 anni. Giancarlo, 70 anni, si sta curando un tumore alle vie biliari, Giampiero al polmone e così Bruno, Bianca: sono 4300 le persone che hanno scelto di farsi curare e assistere dalla Fondazione Ant Italia Onlus.
A domicilio e a prendersi in carico tutta la famiglia è un’equipe formata da medico, infermieri, fisioterapista, nutrizionista. Ma l’equipe dell’Ant mette a disposizione anche il servizio igiene per chi è allettato e lo psicologo per i familiari che lo richiedono, anche dopo la morte. Poi ci sono i volontari che fanno compagnia oltre che al malato anche ai familiari, e quelli più anziani li portano addirittura a passeggio e li accompagnano a fare la spesa. E’ un’assistenza a 360 gradi coperta da 400 professionisti retribuiti e da 1800 volontari, e chiunque l’ha ricevuta è rimasto stupito dalla qualità del servizio ma anche dall’umanità degli operatori.
La filosofia alla base dell’assistenza dell’Ant è l’Eubiosia: la vita in dignità fino all’ultimo respiro. L’Ant riesce a raccogliere 22 milioni di euro l’anno, solo il 18% sono fondi pubblici grazie a convenzioni stipulate con le Asl di 9 regioni italiane, il resto viene da contributi volontari.Come di contributi volontari sopravvive Bimbo Tu, l’associazione che assiste, all’interno dell’Ospedale Bellaria di Bologna, i bambini che devono essere sottoposti ad un intervento di asportazione del tumore cerebrale. L’associazione si preoccupa di far trascorrere al bambino e alla famiglia il periodo di degenza con attività ludiche e didattiche. Con i fondi che ricevono, hanno anche acquistato preziosi macchinari di precisione che permettono di intervenire chirurgicamente senza creare danni al cervello.

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