01 luglio 2017

Corruzione, di Don Winslow

Introduzione 
L'ultima persona sulla terra che ci si sarebbe aspettati di veder finire al Metropolitan Correctional Center di Park Row era Dennis Malone. Se qualcuno avesse nominato il sindaco, il presidente degli Stati Uniti, il papa, la gente di New York avrebbe scommesso sulle probabilità di vedere dietro le sbarre loro, prima del detective di primo grado Dennis John Malone.Un poliziotto eroe.Figlio di un poliziotto eroe.Sergente veterano nell'unità più d'elite del NYPD. La Manhattan North Special Task Force. E, soprattutto, uno che sa dove sono nascosti tutti gli scheletri, perché la metà ce li ha messi lui.

Soldi, tanti soldi.
Soldi per aggiustare un processo, per comprarsi un testimone, per cancellare delle prove, per intimidire un teste. In quest'ultimo romanzo di Don Winslow sembra che i soldi siano l'elemento essenziale che fanno giare le cose nella città di New York.
Si usano i soldi per avere un favore da un poliziotto di quartiere, perché un giudice chiuda un occhio, perché gli agenti degli Affari interni (Internal affair bureau, IAB) non vedano il marcio che c'è nei distretti di polizia. Ma coi soldi si comprano gli appalti pubblici, si costruiscono quartieri, si conquista la fama con cui poi iniziare una scalata politica.
I soldi conquistano l'anima della gente. Che tu sia in basso, in mezzo alla strada, in mezzo alla sporcizia, al sangue e alle pallottole. O che viva in cima ad un grattacielo, godendoti il panorama dall'alto della città.
E coi si soldi si compra la droga. Tanta droga che fa felici le persone, sia quelle che devono attaccare il turno alla mattina presto, sia i professionisti che hanno bisogno della spinta per reggere i ritmi e lo stress del lavoro.
Marijuana da fumare, cocaina, eroina da iniettare in vena.
O anche le pastiglie di dexedrina, che i poliziotti come Denny Malone butta giù per stare in piedi un giorno ancora. Dopo una notte di lavoro, una di quelle notte dove una pallottola col tuo nome sopra ti ha solo sfiorato la testa, o una notte passata a festeggiare un sequestro di droga, a base di alcool, cocaina e sesso.
Prologo. 
New York city, le quattro del mattino.Quando la città che non dorme mai alla fine si stende e chiude gli occhi.Questo pensa Denny Malone mentre la Ford Crown Victoria scivola lungo la spina dorsale di Harlem. Dietro muri e finestre, in appartamenti ed alberghi, edifici o palazzoni popolari, le persone dormono o non riescono a dormire, sognano o sono al di là dei sogni. Litigano, scopano o entrambe le cose.

Se ne “Il potere del cane” e poi nel seguito “Il Cartello” abbiamo visto la guerra alle droghe e ai cartelli in Messico, in questo ci troviamo nell'altro fronte di una guerra, quello metropolitano. Una guerra persa in partenza: la droga che arriva nelle strade non si può arginare a colpi di sequestri, di numeri da sbandierare all'opinione pubblica per scalare qualche gradino della popolarità, per farsi una guerra, polizia contro amministrazione locale, o all'interno della stessa polizia.
Vuoi fare bella figura? Il tasso di criminalità è sceso. 
Ti servono più fondi? Il tasso di criminalità è salito.Hai bisogno di arresti? Manda i tuoi uomini a fare una serie di finte retate che non arriveranno mai a una condanna. Non importa, le condanne sono un problema dei tribunali, a te serve solo il numero degli arresti effettuati. 
Vuoi provare che nel tuo settore le droghe sono in calo? Manda i tuoi ragazzi a fare perquisizioni e irruzioni in posti in cui la droga non c'è. 
Questa è una parte dell'imbroglio. L'altro modo di manipolare i numeri è dire ai funzionari di declassare i reati ad infrazioni. Così una rapina diventa un «piccolo furto», il bottino di un furto con scasso diventa «smarrimento di effetti personali», una violenza sessuale diventa un «rapporto non consenziente». E boom, il tasso di criminalità è sceso.

Attraverso gli occhi di Denny Malone, sergente investigativo della Manhattan North Special Force, vediamo tutto questo: la droga nelle strade, la lotta ai piccoli spacciatori e la guerra ai gruppi più grandi, la polizia che arriva a comprasi la droga, pur di toglierla dalle strade. Come anche la polizia che arriva a comprasi le partite di armi che, dagli altri paesi, arrivano ad infestare la città che non dorme mai.
Perché al secondo emendamento non ci crede nessuno, proprio nessuno.
Dietro le armi, dietro la lobby delle armi, c'è solo il puro e semplice guadagno.
Guadagno con quelle armi con cui un poliziotto stesso rischia di essere ammazzato:
Quei coglioni convinti che la risposta sia dare un'arma a tutti così, per esempio, possono mettersi a sparare in un cinema buio, non si sono mai trovati con una pistola puntata contro e, se succedesse, se la farebbero addosso.Dicono che si tratta di rispettare il secondo emendamento e i diritti della gente, ma in realtà si tratta solo di denaro. I fabbricanti delle armi, che finanziano la NRA, vogliono vendere le armi e guadagnare.

Una guerra del bene contro il male?
Nossignore, toglietevelo dalla testa.
Denny Malone, William Montague e Phil Russo non sono affatto i buoni in questa storia. I poliziotti senza macchia che combattono contro i narcos, contro chi spaccia droga, contro chi sfrutta la prostituzione, contro chi fa le estorsioni.
La loro squadra speciale, l'ennesima squadra speciale era stata costruita per “togliere gli animali dalla strada”, per tenerli in gabbia. Anche a costi di falsificare le prove, anche a costo di usare metodi sporchi.
Perché la verità, che conoscono entrambi,è che senza le testimonianze addomesticate dei poliziotti, dette «testimenzogne», l'ufficio del procuratore non otterrebbe mai una condanna.Questo non disturba Malone.

Tutto pur di togliere la feccia dalla strada, tener pulita la giungla.
Anche a costo di chiudere un occhio nei confronti di un pesce piccolo, se questo ti può portare ad un criminali di livello più alto.
Anche a costo di imboscarsi qualche chilo di droga, e far fuori il boss, come leggiamo subito nel prologo.
Anche a costo di diventare uno che porta in giro buste imbottite di denaro, di soldi, con cui si comprano quei favori, all'Ufficio degli Affari interni, da un avvocato che chiede di poter avvicinare un giudice, dalla mafia, che con quei soldi si compra la pax mafiosa per i suoi traffici.
Perché, se ancora non lo sapete, a New York c'è ancora la mafia:
Tutti pensavano che la mafia fosse finita dopo la legge Rico (Racketer Influenced and Corrupt Organizations), dopo Giuliani, il maxiprocesso noto come la mafia commission trial o il cosiddetto Windows Case.Ed era vero. 
Poi erano cadute le Torri Gemelle.Da un giorno all'altro, i federali avevano spostato tre quarti del personale all'Antiterrorismo e la mafia aveva ripreso forza. Anzi, aveva guadagnato una fortuna con la rimozione delle macerie del Ground Zero. [..] L'undici settembre aveva salvato la mafia.

Tutto questo mondo, tutto questo sistema che per anni era andato avanti immutabile, all'improvviso crolla.
E' il mondo che aveva portato a Malone e alla sua squadra (“Da Force”) onori e medaglie, soldi con cui assicurarsi una serena vecchiaia dopo i venti anni di servizio, soldi con cui pagare l'università ai figli, gli alimenti alla moglie Sheila da cui è separato.
Malone si trova all'improvviso dall'altra parte della barricata: i federali lo costringono a diventare un loro informatore, per portar loro le prove con cui incastrare giudici e avvocati corrotti. Per poi passare ai poliziotti corrotti.
Merda, il mondo intero gli sta crollando addosso. Castillo e i dominicani, i Cimino, i fedeali, lo Iab, la polizia, l'ufficio del sindaco e solo Dio sa quanti altri”.

Ma anche in questa guerra alla corruzione e ai soldi sporchi non è facile distinguere i buoni dai cattivi. Quelli di cui ti devi fidare e quelli che ti possono tradire.
E per Malone, il re della squadra speciale, il poliziotto con tante medaglie sul petto, tradire i propri fratelli, è un peso che non si può sopportare.
Ma come ha fatto il poliziotto Denny Malone, che aveva giurato di indossare la divisa per proteggere e difendere, a finire incastrato in questa situazione? A rischiare anni di galera per le mazzette, per la corruzione, per i soldi sporchi, per quei rapporti con la mafia, con i signori della droga?
Semplice, un passo alla volta. Un passo alla volta, lo sporco della città che ti entra nel sangue:
Suo padre tornava a casa dal lavoro e andava direttamente a farsi una doccia. Ora Malone sa perché.La strada resta con te.Ti entra nei pori, nel sangue.E la tua anima?, si chiede Malone. Anche di quella dài colpa alla strada? 
Un po' di colpa, si.Hai respirato corruzione da quando hai ricevuto il distintivo. Come hai respirato la morte da quel giorno di settembre. La corruzione non è solo nell'aria, è anche nel DNA. 
Sì, dai pure la colpa alla città, dà la colpa a New York. Alla polizia. 
È troppo facile, ti impedisce di porti delle domande. 
Come sei arrivato a questo punto? 
Come si arriva dappertutto. Un passo alla volta.

Nella terza parte del libro, il ritmo del racconto prende una decisa accelerazione: un tutti contro tutti, in cui non importa far pulizia del marcio, ma far fuori l'avversario in guerra di potere. Una guerra in cui Malone si troverà contro tutta la città di New York.
Una guerra in cui, per sopravvivere, dovrà fare delle scelte dolorose.

Una Beretta 8000D nella fondina nella caviglia.Una Glock 9mm in una fondina ascellare.Poi, sopra tutto questo, indossa una maglietta nera larga e infila il coltello Sog nello stivale.Claudette lofissa. - Gesù Cristo, ma chi ti sei messo contro?- La città di New York, - dice Malone

Dietro questo romanzo c'è un grande lavoro di preparazione, che ha permesso a Don Winslow di raccontare la New York, le sue strade, i suoi quartieri.
A raccontare di come stanno veramente le cose, quando si parla di narcotraffico.
E di corruzione nella polizia.
E di corruzione dentro il palazzo del sindaco.
E poi la lotta impari contro il crimine, il potere seduttivo del denaro, il machismo e il razzismo dentro la polizia.
Rispetto ad altri libri di Winslow, forse questo è meno corale, tutto la storia si concentra attorno al personaggio principale. Che ora, ad un passo dalla galera, deve decidere chi tradire.

La scheda del libro sul sito di Einaudi e il pdf del primo capitolo

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