Buon sangue non mente
Di padre in figlio
Tale padre tale figlio
Sono tanti i proverbi e i modi di dire
che riguardano le relazioni di sangue tra padre e figlio o comunque
all'interno dello stesso ambito familiare.
La famiglia, il luogo nel quale
sentirsi più protetti: al sicuro nel guscio familiare, protetti
dalle cattiverie e dalle bruttezze del mondo.
Ma non è così: sappiamo che spesso il
male si nasconde proprio dentro questo mondo e il cattivo, l'uomo
nero, è a volte il marito, il padre o una persona vicina a te.
In questa raccolta, che è uscita
l'anno scorso per Einaudi, cinque autori si cimentano su questo tema
nei loro quattro racconti: come in tutte le raccolte anche in questa
troviamo racconti riusciti meglio e altri no.
Questo incanto non costa niente –
Guccini Macchiavelli
Estate 1938, ci troviamo sull'appennino
Tosco Emiliano a Bagni dell'Appennino, una località turistica dove
trovare un cinema, alberghi, sale da ballo. Luogo di riposo ma anche
di cura, per le sue acque che sgorgano dalle montagne.
Una località di lusso dove i rampolli
delle famiglie “bene” bolognesi vengono a divertirsi.
Uno di questi, Romano Pareschi, viene
trovato morto dopo un volo in fondo al burrone all'interno della sua
auto, una fiammante Isotta Fraschini.
Un incidente.
O forse no, il padre, il federale di
Bologna Adolfo Pareschi chiede che venga aperta un'indagine non
ufficiale sul caso, perché il figlio è stato ucciso.
L'indagine è affidata al giovane
maresciallo Benedetto Santovito, che arrivato in paese, prende
contatto con gli amici di Romano.
Durante il viaggio Santovito guardò
più volte l'immagine di Romano Pareschi che gli sorrideva dalla
foto. In divisa da giovane fascista, alto e dall'aspetto sano e
sportivo, come da disposizioni del gerarca, camerata Achille Starace.
No: non è stato un incidente, e
Santovito scoprirà le cause e i responsabili.
E scoprirà anche i perché di quel
delitto: una storia di soprusi, di razzismo (il manifesto della razza
era lì da venire) e di olio di ricino
Andava di moda. I picchiatori fascisti
ne facevano abbondante uso conviti che facesse cambiare idea ai
sovversivi. Il risultato era: dolori al ventre da rotolarsi a terra e
giorni di dissenteria violentissima. E un rinnovato odio contro i
fascisti..
Ci eravamo chiesti, leggendo Macaronì,
quale fosse il motivo per cui l'arma aveva mandato, per punizione,
Santovito, uomo che veniva dal Cilento, uomo di mare e di sole, in
quel paesino dell'appennino?
Alla fine del racconto scopriremo
qualcosa di più, del maresciallo.
E vedremo la faccia disonesta,
violenta, del regime. Dell'incanto del regime
Voglio vivere e goderl'aria del monteperché questo incantonon costa niente
Coco Butternut, di Joe Lansdale
Un caso all'apparenza semplice, quello
che viene affidato all'agenzia investigativa di Brett e Hap e
Leonard: pagare il riscatto per avere indietro il cadavere,
mummificato, di un cane, Coco Butternut.
Cane che qualcuno ha dissotterrato dal
cimitero gestito dal signor Farmer e che lui rivuole indietro,
spendendo anche quei 100mila dollari di riscatto.
Fin qui, solo una delle tante strane
storie capitate alla più strana coppia di cercaguai del Texas.
Ma poi la storia inizia a prendere una
direzione un po' più che strana, pericolosa. Per quale motivo
qualcuno dovrebbe pagare quella cifra per un cane morto?
Insospettitosi, Hap e Leonard
ispezionano la bara e, sotto il cane, trovano il cadavere di una
donna.
Arrivati a casa di Farmer, lo trovano
morto, la testa sfondata da una mazza o qualcosa di simile.
E così, la squadra investigativa si
mette in moto, tutta assieme, compresa Chance, la figlia di Hap
- Cavolo – intervenne Chance. - Una gita al cimitero per consegnare dei soldi e farsi dare il cadavere in cambio. Un omicidio. Un incendio doloso. Mio padre e mio zio che dicono le parolacce. Un appostamento. Sono stata per anni al riparo da tutto questo, ma la nuova vita mi piace molto di più.
Siero, di Joe Nesbo
La storia di un padre che non voleva
fare il padre e di un figlio cresciuto senza padre, con la passione
per il gioco, per la cocaina e in generale, per spendere male i suoi
soldi. Con la convinzione che avrà comunque una seconda chance.
Li ritroviamo assieme in Africa, in
Botswana, alle prese con un morso del cobra nero sul corpo di Stan,
il padre.
Ken, il figlio, deve fare in fretta a
trovare il siero.
Un racconto breve ma duro, che racconta
della legge di natura dell'uccidere per non essere uccisi.
Come il cobra che uccide e mangia i
piccoli cobra suoi figli.
Divoriamo i nostri padri o i nostri figli quando dobbiamo farlo, non per odio, ma per amore della vita. Eppure, crediamo che bruceremo all'inferno per questo. E forse bruceremo davvero. Ecco perché il cobra è moralmente superiore a noi quando sceglie di mangiare i suoi figli. Non si sente in colpa neanche per un attimo, perché il peccato non esiste, esiste solo una fortissima volontà di vivere.Capisci. L'unico che può salvarti sei tu, e ti salvi semplicemente facendo quello che devi fare per sopravvivere.
Ti ho fatto male, di Marcello Fois
Un commissario di polizia distrutto dal
dolore per la morte della moglie, Laura.
Uccisa in modo brutale.
Un dolore che l'ha tenuto isolato da
tutti, solo.
Un dolore che vede in sé stesso,
osservandosi allo specchio.
Un dolore come gli ricorda quel
passaggio del libro di Tolstoj, Guerra e pace, quando il perfido
Dolochov incontra alla vigilia della battaglia di Borodino Pierre
Bezuchov.
Dopo averlo dileggiato, tradito,
ingannato, lo raggiunge e lo abbraccia:
«Ti ho fatto male, - gli sussurra, - ti ho fatto male, ma ora stiamo per morire ..»
La nebbia del dolore gli ha cancellato
il ricordo. Il ricordo di Laura, il ricordo di cosa è stato.
Come quando da bambino, mentre era in
treno coi genitori che litigavano, si era messo ad osservare la
foresta di pioppi, allungati verso l'alto come le colonne di una
chiesa. E osservando quegli alberi aveva provato quella sensazione di
estraniamento, una senza di pace in quell'ordine verticale.
Chiunque avesse concepito lo spazio
dove lui si trovava adesso era stato un bambino, solo nella navata
principale della foresta. Come lui vi si era perso e aveva chiesto la
grazia di ritrovare la via.
La scheda del libro sul sito di Einaudi
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