Fare altri accordi per i rimpatri, un bollino per le ong buone per distinguerle da quelle cattive.
Questo è tutto.
Il problema dei flussi migratori rimane quasi tutto sulle nostre spalle: ridicoli è la parola giusta, per una volta Juncker ha ragione.
Ridicola l'Unione e ridicolo l'Europarlamento e gli europarlamentari ieri assenti in aula (clandestini pure loro), leghisti e grillini compresi.
Ridicoli anche i nostri vicini, a cominciare dall'europeista Macron: scrive Robecchi
Col suo piglio neogollista da glaciale sciuparepubbliche il presidente francese Macron l’ha detto meglio di tutti: “Come spieghiamo ai nostri cittadini, alla nostra classe media, che all’improvviso non c’è più un limite?”. Perfetto e di difficile soluzione, in effetti: come spiegare a gente che borbotta se trova più di tre persone in fila alla cassa dell’Autogrill che ci sono migliaia di uomini e donne che vengono qui sperando finalmente di mangiare qualcosa? Mentre Macron diceva quelle cose (notare l’equazione “cittadini” uguale “classe media”), nei boschi tra Ventimiglia e Mentone era in corso una poderosa caccia all’uomo con i cani lupo alla ricerca di qualche decina di migranti passati clandestinamente in Francia. Scene degne dell’Alabama di fine Ottocento, a poche centinaia di chilometri dalla recente esibizione di grandeur di monsieur le Président.
Nello stesso giorno, mentre cade un altro pezzo di Europa unita, altre notizie dal paese reale meritano un commento.
Il boss della ndrangheta che intercettato (per l'operazione Mandamento jonico) si vanta "qui lo stato sono io".
Lo stesso stato che ha salvato le banche venete e soprattutto banca Intesa (cui ha versato 5 miliardi e a cui ha concesso diritti sugli asset delle popolari).
Lo stato che ha salvato MPS (e che per questa banca ha salvato anche gli obbligazionisti), al costo di 5000 esuberi la chiusura di 600 filiali.
Parafrasando Woody Allen "l'Europa è morta, la solidarietà pure, e anche lo stato italiano non si sente molto bene".
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