25 settembre 2020

Sono spariti i partiti

Le scorse elezioni regionali ci dicono ancora una volta che sono scomparsi i partiti (oltre che gli eletti tagliati dalla riforma costituzionale).

Spariti i partiti a destra, dove troviamo il partito di Salvini, il partito della Meloni, il partito di Berlusconi. E a livello regionale, il partito di Fitto, di Zaia, di Cesaro.

E a sinistra, pardon, nel centro sinistra?

Il Pd ha tenuto a queste elezioni, le persone hanno votato PD (rispetto ai partiti più piccoli alla sua sinistra): no, le persone hanno votato De Luca (con tutto quello che significa), per Emiliano (con una serie di liste dietro bella ampia). E hanno votato pd come argine per le destre, per lo spauracchio dell'estrema destra.

Le persone non hanno votato il pd per il programma, anche perché altrimenti si sarebbe trovata in imbarazzo: tiepide le differenze sul tema immigrazione (proclami a parte), nessuna differenza su cemento, ambiente, energie rinnovabili.

Se poi parliamo di lavoro, a chi interessa ancora della miriade di contratti ad oggi esistenti, dello smart working (che sia smart per il lavoratore), della banda larga per consentire il lavoro da casa anche nei piccoli paesini, delle morti bianche..

Sono spariti i partiti e tra un po', grazie alle idee di Grillo, pure i parlamentari.

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