30 maggio 2021

Arriva il boom

 


Per capire il mood, il sentiment che gira attorno al governo Draghi, basta guardare le prime de La Stampa e di Repubblica.

L'estate della ripartenza, dice Confindustria. Nelle pagine interne una bella intervista a Brunetta (ve lo ricordate, il ministro ultra berlusconiano, ora si fa intervistare da Repubblica, come cambiano i tempi..).

Brunetta, che poteva essere un nobel, ci dice che con la loro rivoluzione gentile porteranno l'Italia ad un nuovo boom.

Su La Stampa ci si dedica alla funivia: colpo di scena, tutti gli indagati sono stati scarcerati, nessun indizio di colpevolezza scrive il gip (ah, questo giustizialismo che colpisce tutti). Iniziate a prendere nota, tra due settimane sarà il solito errore umano, altro che imprenditori avidi.

Si è appena chiusa una settimana che, per me, è la cartina al tornasole dei tempi moderni che viviamo: la tragedia al Mottarone (e il forchettone per non fermare gli impianti per un controllo). Le due morti sul lavoro a Pavia (che si inseriscono in un lungo elenco di nomi, di persone morte sul luogo di lavoro). Il farmacista, il medico e l'avvocato che davano oppiacei ai lavoratori indiani nei campi dell'agro pontino affinché non si stancassero. I fanghi tossici sversati sui campi del nord'Italia e le risate dei due imprenditori dell'imprenditore e del geologo su quel bambino che avrebbe mangiato i frutti di quei campi.

E poi le polemiche sul decreto per le semplificazioni, fatto trapelare in bozza ai giornali per vedere l'effetto che fa (ma queste cose non le faceva Conte?), con dentro il minimo ribasso e l'assenza di vincoli sui subappalti.

Hanno chiesto cento sapendo che potevano puntare a 80, i competenti del governo: il minimo ribasso non c'è, forse, e la regola del subappalto rimane al 50% del totale ma fino ad ottobre.

Niente da fare sulla tassa di successione, perché non è tempi di prendere, e nemmeno sui licenziamenti.

Che succederà tra un mese, con la fine del blocco (che comunque non ha evitato i licenziamenti per cessazione di attività come quelli della Disney Italia, che pure ha goduto della cassa integrazione) e con la fine del blocco degli sfratti a settembre?

A leggere i giornali questo paese ha bisogno di cene, aperitivi, vacanze, di ripartire. Arriva il boom, avete lettoMa chi se lo prenderà questo boom?

Questo paese avrebbe bisogno di case, di una riqualificazione dei quartieri che non scacciasse via le persone in difficoltà, di sicurezza ma intesa come sicurezza sul lavoro, a scuola, di una sanità che funziona.

E invece ci ritroviamo a chiedere scusa ai politici finiti sotto processo (e dopo le assoluzioni nascondo i fatti). Ci troviamo a sentire gli esperti di virologia laureati sui social attaccare Galli perché a maggio i numeri del contagio sono positivi (visto, aveva ragione Draghi col suo rischio calcolato?).

E' tempo di restaurazione, altro che ridistribuire, di diritti sociali, di equità.

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