Leggendo le interviste, sui giornali e in televisione, della auto candidata alla presidenza del Consiglio, Giorgia Meloni, mi viene in mente il finale del film di Risi, La marcia su Roma.
«Ammiraglio, spassionatamente, cosa ne pensa di questi fascisti? Crede che mettiamo il paese in buone mani? Mi dica fuori dai denti qual è il suo parere, perché siamo ancora in tempo a sbatterli fuori, néh!»
«Spassionatamente, Maestà, mi sembra gente seria.»
«Ma sì, proviamoli per qualche mese!»
Ecco, proviamoli questi fratelli d'Italia, proviamola questa Giorgia, donna, madre e italiana.
Che volete che sia, sarebbe la giusta conclusione dello spostamento a destra del baricentro politico in atto da anni.
Lasciamo perdere salario minimo, ambiente, scuola e sanità. Qui ci vuole gente seria, che parli di cose che gli italiani vogliono sentire. Per esempio andare a cena liberi dal coprifuoco. Oppure fare il blocco navale davanti le nostre coste per fermare i flussi migratori dai paesi dell'Africa.
Questo spostamento si renderà necessario anche alla luce di quanto potrebbe accadere: con lo sblocco dei licenziamenti è presumibile che molte aziende faranno le loro "ristrutturazioni", termine tecnico per indicare che si lasceranno a casa i dipendenti con contratti di un certo tipo per essere sostituiti da contratti a tempo.
Chi meglio di una leader law and order per gestire la piazza, che potrebbe essere veramente calda nel prossimo semestre?
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